Meda, cerotti e garze da casa in ambulatorio: interviene il Codacons

Tsunami di polemiche dopo che il Presst ha esposto un cartello a dir poco inquietante

CARTELLO La richiesta  di pagare 3 euro per le iniezioni  e portarsi  da casa garze  e cerotti  non disponibili  in ambulatorio

CARTELLO La richiesta di pagare 3 euro per le iniezioni e portarsi da casa garze e cerotti non disponibili in ambulatorio

Meda, 19 luglio 2018 - Tsunami di polemiche dopo che il Presst (Presidio socio-sanitario ambulatoriale) di via Indipendenza a Meda, ha esposto un cartello a dir poco inquietante. Per far fronte alle spese viene chiesto ai pazienti di portarsi da casa garze e cerotti e di contribuire economicamente per iniezioni intramuscolari e sottocutanee con spesa di 3 euro. Per i pazienti non assistiti dai medici del Presst le prestazioni sono in libera professione e i costi delle stesse saranno concordati con l’infermiere di turno.

Grande indignazione del Codacons che immediatamente ha scritto all’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, per il grave caso di inadempienza in ambito sanitario ai danni de i cittadini chiedendo di intervenire subito. «È parso alquanto allarmante il cartello apposto all’entrata del Presst, ossia il presidio socio-sanitario ambulatoriale, di via Indipendenza a Meda. In esso infatti, oltre alla richiesta di un contributo di 3 euro per determinate prestazioni, è stata indicata la richiesta ai pazienti di contributi in materiale sanitario, ossia di portare in ambulatorio bendaggi, garze, cerotti e quant’altro, probabilmente a causa di una mancanza del materiale fornito - si legge nella missiva -. Insomma una richiesta piuttosto insolita e quantomeno preoccupante che denota una consistente mancanza in ambito sanitario ai danni dei singoli cittadini. Un tale bisogno indica la necessità di un intervento immediato, in modo che la comunità non risenta di tali assenze di materiale assolutamente ingiustificate. È infatti importante garantire una assistenza sanitaria stabile e permanente che tuteli sempre i pazienti. Per queste ragioni la domanda formulata nel Presst è risultata senza dubbio piuttosto grave e urgono approfondimenti sul perché della richiesta, nonché provvedimenti per porre un rimedio al problema.

«Pertanto il Codacons - è scritto nella parte finale del documento - chiede all’assessore Gallera accertamenti più appronditi in merito della questione, nonché interventi consistenti per arginare la mancanza di materiale sanitario al Presst di Meda». Sicuramente la vicenda continuerà a far parlare e si attendono i prossimi sviluppi.