Allarme rosso per le imprese artigiane I prestiti Covid giungono all’incasso

Il segretario generale Marco Accornero: "I nostri imprenditori si stanno mettendo in carreggiata ma terminatele moratorie, senza un’adeguata ristrutturazione del debito il comparto rischia grosso"

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di Marco Galvani

Finiti gli aiuti Covid, è allarme rosso per le imprese artigiane della Brianza: "Senza una adeguata ristrutturazione del debito, molti rischiano di non riuscire a risollevarsi". A chiedere un intervento rapido è l’Unione artigiani di Milano e Monza Brianza secondo cui circa 78mila imprenditori del comparto (sui 67mila attivi a Milano e i 21mila di Monza) "rischiano grosso". Nonostante gli ultimi dati disponibili sulla congiuntura del terzo trimestre 2021 evidenziassero una generale ripresa degli affari: registrato un incremento congiunturale (ovvero rispetto al mese o periodo precedente) della produzione del +4,7% e una crescita tendenziale (confrontata cioè rispetto allo stesso mese o periodo dell’anno precedente) del +9,4%. Il comparto artigiano riesce così a recuperare i livelli pre-crisi (+3,6% rispetto allo stesso trimestre del 2019).

Oggi, però, devono essere ripresi i pagamenti di 4 miliardi di prestiti, con una media tra i 50 e i 70mila euro per ogni impresa artigiana. Nello specifico, a pesare sono i 2,9 miliardi di euro di finanziamenti pre-Covid usciti dai "congelatori" delle moratorie terminate il 31 dicembre scorso (950 milioni per le attività di Monza e Brianza, 2 miliardi per Milano) e un miliardo di prestiti Covid garantiti dal Fondo Piccole e medie imprese per i quali ad aprile inizia a scadere il periodo di pre-ammortamento (350 milioni per la Brianza, 650 per Milano).

Al conto, già salato, vanno aggiunti anche la crescita verticale dei costi delle materie prime e dell’energia, della ripresa dei pagamenti delle rate delle cartelle esattoriali e l’assenza di liquidità per i tanti artigiani edili con i crediti fiscali dei bonus edilizi ‘imprigionati’ nelle maglie del Decreto legge cosiddetto Antifrodi. Un quadro ulteriormente appesantito dalla situazione dei contagi che sta producendo effetti negativi in particolare nel settore ristorazione.

"Gli artigiani non hanno scelta – la preoccupazione di Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani –: senza un’adeguata pianificazione finanziaria e dei flussi di cassa molte nostre imprese andranno dritte contro un muro. Quasi tutti i nostri imprenditori si stanno rimettendo in carreggiata, ma i bilanci portano ancora le ferite dei lockdown e gli aiuti dell’era Covid non torneranno. Per superare questa fase le uniche misure indispensabili sono i finanziamenti agevolati per la ristrutturazione dei debiti. In questo modo le aziende in grado di stare sul mercato potranno sicuramente farcela".