Agrate, il sindacato apre alla Stm il primo sportello Lgbt

Lo ha attivato la Fiom Cgil nella più grande azienda della Brianza Aiuterà e difenderà i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender

Alla StMicroelectronics lavorano quasi 5.000 persone

Alla StMicroelectronics lavorano quasi 5.000 persone

Agrate Brianza (Monza e Brianza), 20 febbraio 2020 - Si chiama Diritti al Punto ed è lo sportello per persone Lgbt che la Fiom Cgil ha aperto alla StMicroelectronics, il gigante dei microchip dove lavorano quasi 5.000 persone. È il primo servizio di assistenza e consulenza in un’azienda italiana rivolto a lesbiche, gay bisessuali e transgender e nato "senza pregiudizi e per valorizzare le diversità". «Quello che stiamo facendo in St è la prima esperienza in Italia", racconta Pietro Occhiuto, il segretario generale della Fiom Brianza che ha creduto molto nel progetto: "Mettiamo a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori di questa importantissima realtà industriale uno spazio di primo ascolto e di sostegno su qualsiasi tematica in ambito Lgbt in modo riservato e gratuito. Sarà uno strumento per contrastare qualsiasi tipo di discriminazione".

La fabbrica dei superingegneri di via Olivetti, nata tra la Star e l’autostrada A4, modello di innovazione tecnologica nel mondo, apre le sue porte al discorso che l’orientamento sessuale non deve essere motivo di esclusione nella società e tanto meno nel mondo del lavoro. "L’importanza di uno sportello di ascolto e di informazione - dice ancora Occhiuto - sta nel fatto che negli ultimi anni, fortunatamente, si è assistito a una notevole spinta per il riconoscimento dei diritti, delle istanze e più in generale di ogni esigenza delle persone non eterosessuali. Nonostante questo però sono fortissime all’interno della società le discriminazioni che impediscono a quelle rivendicazioni di tradursi in diritti effettivamente esigibili. Lo Sportello vuole essere un passo avanti verso il riconoscimento e l’inclusione delle diversità e dei diritti". 

A gestirlo saranno alcuni rappresentanti sindacali della Fiom Cgil che, debitamente formati, sono pronti ad ascoltare e dare supporto a chi si rivolge loro. Lisa Agricola, anche lei delegata Fiom all’interno di St, è la responsabile dello Sportello gender fluid: "Lo abbiamo chiamato Diritti al punto perché vogliamo mettere al centro della nostra azione il riconoscimento dei diritti delle persone non eterosessuali ed anche perché siamo determinati a raggiungere questo obiettivo". "Chi entra in questo spazio - prosegue - potrà parlare di sé senza pregiudizi, fare domande e raccontare se sta vivendo episodi di discriminazione soprattutto in ambito lavorativo. Chi si rivolgerà a noi avrà a disposizione una rete di contatti per affrontare al meglio anche questioni legate a coming-out, consapevolezza di se, omogenitorialità e tutti i dubbi o i problemi relativi all’orientamento sessuale e all’identità di genere". Per accedere al servizio c’è un indirizzo mail (dirittialpuntolgbt@gmail.com) e ci sarà anche un numero di telefono.