Monza, turismo senza età: c’è l’agenzia

Dai viaggi per le pentole si sono evoluti e specializzati ormai da anni nei soggiorni per gli “anta“

Turisti al mare

Turisti al mare

Monza, 15 gennaio 2020 - Il passatempo preferito dai nonni? Fare i bagagli e partire. Senza distinzione di meta: vanno bene mare e montagna, le città d’arte italiane e straniere, gite di un giorno e soggiorni di due settimane. I pensionati hanno voglia di conoscere e a Monza, da oltre vent’anni, esiste un’agenzia di viaggi specializzata proprio nei soggiorni per brizzolati. Clienti molto esigenti, instancabili e curiosi oltre che molto attenti al portafoglio. L’agenzia “Viaggia che ti passa” di via Sant’Albino è l’eredità che Angelo Sambati, scomparso improvvisamente alcuni anni fa, ha lasciato alla moglie Donata Deluca; negli anni Ottanta insieme avevano dato vita ai cosiddetti “viaggi delle pentole”, gite di un giorno in pullman gran turismo a misura di pensionato durante le quali venivano anche offerte proposte commerciali. "Poi alla fine degli anni Novanta abbiamo archiviato questa esperienza e organizzato viaggi per i nonni", spiega. Viaggi che continuano a riscuotere molto successo con un costante turnover, con i figli che, ormai in pensione, decidono di andare in vacanza con la storica agenzia di Sant’Albino alla quale si erano affidati i loro genitori.

I viaggi più gettonati sono le vacanze in bassa stagione in riviera romagnola e le terme in costiera amalfitana a ottobre. "I nostri clienti hanno un’età che oscilla tra i 60 e i 92 anni – racconta Donata -. Sono soprattutto donne, molte rimaste vedove. Ma non mancano i maschietti che per le serate di gala si portano anche l’abito della festa". Organizzare un viaggio per un over 60 richiede molta pazienza e attenzione non dimenticandosi che alcune volte il cliente ha anche qualche difficoltà motoria o piccoli problemi di salute. "Dobbiamo pensare a ogni minimo particolare – continua -. Nei nostri pacchetti è compreso anche il servizio navetta che va a prendere il cliente sotto casa per portarlo al luogo della partenza. In questo modo i nonni non devono scomodare figli o nipoti". I pensionati quando viaggiano sono pignoli e desiderano ogni confort. "Hotel in riva al mare, ma al tempo stesso non distante dal centro. Pensione completa bevande e merenda comprese, e grande attenzione al menù, le serate danzanti e l’assistente sempre a loro disposizione, soprattutto in caso di piccoli disturbi fisici".

Pensionati per altro instancabili. "Ci sono persone che dopo una giornata in giro per le città, la sera chiedono di andare a ballare", aggiunge. Anziani che non si arrendono di fronte al passare degli anni e alla solitudine. "Da tempo organizziamo anche vacanze di più giorni a Natale e a Capodanno. Ci sono persone senza familiari che in questo modo scacciano la nostalgia". Anzi, andare in vacanza per i pensionati è un’occasione per ampliare il giro di conoscenze, e qualcuno ha anche trovato l’anima gemella. "Non sono mancati casi di nuovi amori. In vacanza nascono molte amicizie, si creano gruppi WhatsApp che proseguono anche al ritorno. Ma guai a condividere la stanza: sono molte le richieste di persone che, anche se vengono con amiche o sorelle, chiedono assolutamente di dormire nella stanza singola e so no disposte a pagare di più".