"Accordo A2A, nessun tornaconto" Nuova polemica sulla fusione

Marco Fumagalli smentisce le voci circolate sulla mancata aggregazione industriale col gruppo seregnese Aeb

di Gualfrido Galimberti

"Circolano voci secondo le quali io avrei ottenuto vantaggi economici a seguito della transazione tra A2A e le aziende che impugnarono insieme a me la delibera del Comune di Seregno. Voci che smentisco, non avendo mai ricevuto nulla, nemmeno a titolo di rimborso delle spese legali sostenute".

Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, di nuovo alla carica sulla vicenda dell’aggregazione industriale tra il gruppo seregnese Aeb e A2A. Molto probabilmente, visti i notevoli interessi in gioco, una lunga causa giudiziaria l’aveva anche messa nel conto. Polemiche pure. Mai, però, avrebbe pensato sentire il suo nome accostato a possibili vantaggi economici. "La politica brianzola – commenta Fumagalli – dovrebbe anche fare luce sull’impugnazione che Bea (la società del termovalorizzatore di Desio) ha effettuato nei confronti di A2A e AeB ad adiuvandum al mio ricorso. È paradossale che i comuni brianzoli restino inerti rispetto all’annullamento da parte del Consiglio di Stato dell’operazione A2A, mentre la contrastano in giudizio tramite la propria controllata Bea". Piena solidarietà a Fumagalli arriva da Tiziano Mariani che aveva promosso con successo il ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato. "Spiace constatare come chi si oppone a certe scelte ingiuste di svendita delle aziende pubbliche venga lasciato solo".