Artisti, cuochi e giardinieri: a Monza un futuro per i ragazzi autistici con la AutAcademy

Nasce nel Parco di Monza grazie a un bando della Provincia la prima accademia per dare un futuro professionale ai ragazzi autistici

Mamma Melissa con Alessandro

Mamma Melissa con Alessandro

Monza - A Monza il miracolo di Natale: all’inizio del 2022 aprirà i battenti la prima AutAcademy, un progetto pilota a livello nazionale per l’accompagnamento al lavoro dei giovani con disturbo dello spettro autistico. L’annuncio due giorni fa: il progetto ha vinto il bando della Provincia di Monza e Brianza che finanzierà l’accademia di formazione professionale all’interno della Scuola di Agraria del Parco, alla quale accederanno dodici persone autistiche di età compresa tra i 16 e i 29 anni.

Un progetto nato in Brianza, su spinta della famiglia Perego, residente a Seregno. A giugno mamma Melissa e papà Matteo avevano sollevato la vicenda del figlio Alessandro, 19 anni, ragazzo autistico e studente del liceo artistico di Giussano. I genitori avevano chiesto la bocciatura del figlio: quasi due anni di pandemia avevano pesantemente segnato la sua formazione, soprattutto sociale. E avevano impedito la realizzazione di quel progetto educativo ponte indispensabile per permettere ad Alessandro di entrare nel mondo del lavoro. Ma alla fine il ragazzo è stato ammesso all’esame di maturità ed è stato promosso. Mamma e papà non si sono arresi: la loro battaglia è arrivata a Roma, dove papà Matteo ha presentato al deputato Rossano Sasso un progetto ponte per l’inserimento lavorativo dei ragazzi autistici al termine del percorso scolastico. Un progetto, intitolato "Alessandro e i suoi mestieri", che si sintetizza nel progetto dell’Autacademy.

"Sono felicissima – commenta mamma Melissa –. È un bellissimo regalo di Natale, non solo per il nostro Alessandro che nel frattempo ha intrapreso anche un percorso professionale nel mondo della cucina, ma anche per tante famiglie con figli autistici che si troveranno a pensare al futuro lavorativo dei loro ragazzi". Nella AutAcademy di Monza i ragazzi, sotto la guida di professionisti, potranno migliorare le loro abilità in settori dove hanno dimostrato potenzialità. Il progetto prevede una parte di formazione teorica e una di tirocinio all’interno di realtà pubbliche e private del territorio, dove i colleghi verranno formati alla conoscenza dell’autismo e a come rapportarsi con i nuovi compagni. 

"È proprio questa la peculiarità del progetto – prosegue Melissa –. La formazione non si ferma solo ai banchi, ma entra direttamente in quelle aziende che vorranno scommettere e investire sui nostri ragazzi. Aziende che non vengono lasciate da sole, ma accompagnate alla conoscenza dell’autismo, delle abilità dei nostri figli, delle loro competenze che possono essere messe in evidenza e premiate proprio nel momento in cui si conoscono e si conosce soprattutto la modalità di approccio". Il progetto prevede un percorso per la cura del verde che offre sbocchi lavorativi nella cura dei giardini pubblici e condominiali. Un percorso artistico con corsi di arte pittorica, di ceramica, di decorazione del legno con sbocchi nel mondo dell’artigianato artistico. Uno di informatica con gli studenti che impareranno come si usa il pacchetto Office, come si scannerizzano i documenti e la gestione dei data base con la possibilità di lavorare in uffici pubblici e privati. Infine un corso per entrare nel mondo della ristorazione, con sbocchi in bar, pizzerie e ristoranti.

Elemento prezioso sarà anche quello dell’attività motoria all’interno del Parco, offrendo agli studenti occasioni di sport, svago e benessere che non sempre trovano sul territorio. "Questo progetto permetterà, non solo ad Alessandro ma a tanti altri ragazzi, di trovare finalmente un inserimento lavorativo – conclude Melissa –. Le istituzioni questa volta ci hanno ascoltato: Governo, Regione, Provincia, Comune. Adesso, speriamo ci ascoltino anche le aziende. Piccole e grandi realtà del territorio che vorrano davvero mettersi in gioco. Come noi non abbiamo abbandonato i nostri figli, così non abbandoneremo quelle imprese che decideranno di investire in questa avventura. Formazione e tirocinio devono andare di pari passo. In ogni azienda dove i ragazzi si metteranno alla prova ci saranno i nostri professionisti che saranno al fianco dei colleghi dei nostri figli per insegnare loro come rapportarsi e soprattutto far emergere quelle abilità che loro hanno anche appreso durante il periodo di formazione scolastico e presso la AutAcademy. Con l’approvazione di questo progetto pilota hanno davvero regalato ai nostri figli le stesse opportunità lavorative dei loro coetanei". Subito dopo le vacanze di Natale i responsabili del progetto si metteranno al lavoro per la stesura dell’orario delle lezioni e l’avvio in tempi brevissimi del primo anno scolastico.