A Sulbiate un 30enne sfida la sindaca uscente

Davide Brambilla è sceso in campo dopo che la minoranza aveva rinunciato a presentarsi, Carla Della Torre tenta il bis

Migration

di Barbara Calderola

Uno contro l’altro a Sulbiate. A contendersi la poltrona più importante del Comune sono il 30enne Davide Brambilla, consulente finanziario, con “Più Sulbiate“, e la sindaca uscente, Carla Della Torre, 56 anni, ex impiegata, primo cittadino a tempo pieno, che tenta il bis alla testa di “Per Sulbiate“, la lista che ha governato negli ultimi cinque anni.

"Gli abitanti sono pochi, ma i problemi sono tanti", dice il giovane sfidante sceso in campo dopo che la minoranza aveva rinunciato a presentarsi. "La passione per la politica ha radici familiari – spiega Davide Brambilla (Più Sulbiate) – mio padre in passato è stato consigliere e assessore: non ho resistito al richiamo. Volevo fare qualcosa per la mia comunità". L’elenco è lungo: "In caso di vittoria nei primi 100 giorni prenderemo di petto la viabilità: da troppo tempo ci sono in sospeso progetti utili a migliorare la qualità della vita di tutti: le tangenziali Nord e Sud per liberarci del traffico di attraversamento diretto alle due zone industriali, la ciclabile per Bellusco". Interventi da inserire nella nuova cornice di Pedemontana che nella versione attuale, Tratta D ‘breve’, grazia in parte Sulbiate, ma non del tutto. "La prima versione passava davanti al Castello, avrebbe devastato il territorio. Restano comunque molti problemi da discutere con la società e la Regione".

La civica vuole intervenire anche "sulla questione multe", "quadruplicate dal 2017, gli introiti sono passati da 50mila euro a 200mila, soprattutto a causa del semaforo di Cascina Cà, che ‘stanga’ gli automobilisti: basterebbe installarne uno temporizzato. Regolerebbe il traffico senza mettere le mani in tasca ai cittadini". Brambilla è deciso anche a rimediare "alla mancanza di un punto prelievi, oggi i pazienti, compresi anziani e disabili, sono costretti a emigrare in altri centri con evidenti disagi". Sul fronte opere il candidato conferma l’appoggio al polo infanzia lanciato dall’attuale amministrazione da realizzare con i fondi del Pnrr: 4 milioni di euro per un nuovo nido e una materna davanti alle scuole, "se sarà primo cittadino porterò avanti il progetto". Vuole invece vederci chiaro sul Centro sportivo, "Anac, l’autorità anti-corruzione, ha messo sotto la lente il bando per il problema dei campi di paddle che non erano compresi nella gara (assegnata alla società di casa Polis): una situazione da monitorare".

Non ci sta Carla Della Torre (Per Sulbiate) che respinge ogni addebito: "Quegli spazi sono una miglioria contenuta nell’offerta del vincitore: qui, la guardi di finanza non è mai arrivata, abbiamo spiegato tutto all’Autorità". Fra le sue priorità, l’approvazione della variante al Piano di governo del territorio "fulcro, la rivisitazione delle piazze che devono tornare al centro della quotidianità: costruiamo relazioni", il nuovo Giardino dell’acqua "realizzato con il gestore Brianzacque sulla Sp 177, la bretellina Sud da via 25Aprile-1 Maggio, premessa alla riqualificazione del quadrante".

E poi c’è Pedemontana, che "ci riguarderà anche se non più come prima nella parte che scende a Ruginello. Se riconfermata, sarò ai tavoli con i colleghi del Vimercatese. Non mi tirerò indietro: è un progetto vecchio dal quale noi amministratori locali siamo sempre stati esclusi".

Sul fronte sicurezza e risparmio energetico Della Torre punta su "Illumina", "rifacimento completo dei pali della luce in chiave green", mentre per le famiglie ha già lanciato il nuovo polo infanzia 0-6 anni. Ma per l’ex volontaria con un lungo trascorso nel sociale la preoccupazione è dietro l’angolo. "Temo che sarà un autunno caldo anche per noi, a rischio c’è la tenuta delle famiglie alle prese con precarietà e disoccupazione. Non potremo contare sui fondi dello Stato come per la ripresa. Abbiamo soldi per costruire opere, ma servono risorse per pagare affitti e bollette a chi non potrà più permetterseli. Finora siamo riusciti a reggere, non abbiamo avuto un’impennata di casi anche se l’investimento fra welfare e scuola è di 637mila euro, una cifra importante per un piccolo centro come il nostro. Abbiamo 1 milione di avanzo, un salvadanaio che speriamo di poter utilizzare per le emergenze". "Anche su questo fronte continuerò con il mio stile, il dialogo, lo scontro fine a se stesso non è nelle mie corde".