Mezzago: la sagra dell’asparago rosa prepara la tavola

La macchina dell’organizzazione già in moto, per un mese al lavoro 90 volontari sotto la torre medioevale di Palazzo Archinti

I prelibati asparagi rosa di Mezzago

I prelibati asparagi rosa di Mezzago

Mezzago - Dopo due anni di dieta torna la Sagra dell’Asparago rosa. Mezzago è pronta alla festa, versione ridotta ma decisamente più ricca dell'edizione 61, "solo asporto", che l’anno scorso ha comunque permesso di mantenere il legame con il pubblico. La macchina dell’organizzazione è già in moto, per un mese 90 volontari regaleranno un sorriso ai gourmet che faranno tappa nel borgo brianzolo famoso proprio per la sua leccornia, l’ortaggio dal gambo bianco e la punta violacea che cresce solo qui grazie a un suolo argilloso. Una produzione antica che risale ai romani, recuperata con l’Università di Milano, che fatto del paesino alle porte di Monza un esempio di economia circolare molto prima che la sostenibilità guidasse la conversione industriale di oggi.

L’asparago ha rimesso in circolo energie e consegnato un futuro agli agricoltori, la comunità ha saputo trasformarlo in un fattore di crescita che la kermesse ha consacrato ben oltre i confini della provincia. La risposta del pubblico è sempre stata lusinghiera. Neppure la crisi sanitaria ha fermato golosi e curiosi, costretti però ad accontentarsi del “take away“. Ora, invece la prelibatezza torna al ristorante, su prenotazione, ma riconquista la tavola che ne ha fatto una star. Peccato per il 60esimo compleanno caduto in piena prima ondata e "passato inosservato", sottolinea la Pro loco, regista dell’iniziativa. Come sempre tutto si terrà nella splendida cornice di Palazzo Archinti, sotto la torre medievale che con i suoi 40 metri di altezza è un faro per chi approda qui.

Dal 22 aprile al 22 maggio la squadra intratterrà, sfamerà, divertirà i viandanti sognando i fasti pre-pandemia, quando 600 quintali di produzione garantivano un viaggio nel gusto a un esercito di visitatori con 1.200 coperti a weekend e 100mila euro di introiti in un mese. Torneranno quei tempi, ma intanto Mezzago non rinuncia allo sforzo di creatività che ogni anno unisce coltivatori, istituzioni, sponsor, associazioni per fare dell’asparago una bandiera, un simbolo di identità incastonato nell’affresco della storia brianzola. Un marchio di eccellenza che conoscono tutti. La Locanda degli Archinti con la sua cucina, cuore di tutto, sarà aperta giovedì e venerdì in un unico turno dalle 19.30, sabato (primo turno 19.30 – secondo, 21), domenica (primo turno 12, secondo 13.30), ma sempre e solo su prenotazione on-line.