Wojciech Bakun, chi è il sindaco che ha mostrato la t-shirt di Putin a Salvini

La carriera politica, l'incarico nella città di Przemysl e le vicende di Kukiz 15, formazione per cui è stato eletto

Un "coniglio estratto dal cilindro"  che ha fatto il giro d'Europa. Wojciech Bakun è il sindaco di Przemysl, la città polacca al confine con l'Ucraina, che ieri, martedì 8 marzo, ha inflitto un'umiliazione pubblica al leader della Lega Matteo Salvini, mostrandogli la t-shirt con il profilo di Vladimir Putin che l'ex ministro dell'Interno aveva indossato sulla Piazza Rossa durante una sua visita a Mosca nel 2018. Un gesto cui è seguito un discorso feroce nei confronti di Salvini. Bakun, infatti, ha detto al segretario del Carroccio: "Io non la ricevo, venga con me al congine a condannare Putin". 

Successivamente, dopo aver subìto la contestazione da parte di alcuni italiani presenti, Salvini ha cercato di uscire dall'impasse con una dichiarazione liquidatoria della brutta figura appena rimediata. "Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra". Parole che però hanno offerto il fianco ai social, pronti a sottolineare come Bakun sia tutt'altro che un esponente della sinistra polacca.

Chi è il sindaco Bakun

Bakun è in carica dal novembre del 2018, quando vinse le elezioni amministrative ottenendo il 74,8% delle preferenze al secondo turno (al primo turno aveva raccolto il 41,5% dei voti). Bakun è stato eletto sotto le insegne di Kukiz 15. Un partito la cui ascesa ricorda, almeno in parte, quella dei grillini in Italia. E' stato fondato, infatti, nel 2015 come movimento di cittadini da Pawel Kukiz, musicista e cantante di diversi gruppi rock in Polonia, che ha intercettato la protesta contro il sistema politico polacco, trasformandosi in associazione nel 2018 e formalmente in partito politico solo nel 2020.

Bakun, classe 1981, è un "neofita" della politica. Tecnico informatico di formazione, si è diplomato nel 2002 al collegio professionale. In seguito a studiato Giurisprudenza alla WSPiA Rzeszow school. Ha lavorato nell'azienda di famiglia, come rappresentate di vendita e in seguito come dirigente. Ha poi fondato una sua azienda, che ha gestito con la moglie. 

Nel 2015 l'ingresso in politica, sotto le insegne di Kukiz 15, con la candidatura in parlamento e la vittoria nel collegio elettorale di Krosno. In parlamento ha lavorato ai dossier riguardanti l'Unione Europea, i rapporti con i polacchi all'estero, la digitalizzazione e le nuove tecnologie. Nel 2018 si è presentato alle elezioni amministrative ed è stato eletto sindaco di Przemysl, la città dove è nato.

Il partito Kukiz 15

In Polonia Kukiz 15 è considerato un partito di destra con idee populiste e nazionaliste. Nel corso degli anni, dopo la fondazione nel 2015, ha intrattenuto rapporti di alleanza con altre formazioni conservatrici, i nazionalisti di Ruch Narodowy e i cristiano consevatori di Prawica Rzeczypospolitej. Nel 2019, poi, il patto con il partito degli agrari per formare la Koalicja Polska, la Coalizione polacca, "rassemblement" di centrodestra consolidatosi con l'obiettivo di superare lo sbarramento del 5%. 

Fra i principi elencati alla fondazione la "distruzione della partitocrazia", l'abolizione del sistema elettorale proporzionale, la seprazione dei poteri e l'introduzione di referendum obbligatori per dare voce al popolo. I risultati migliori arrivarono proprio nei primi anni di esistenza del gruppo. Al primo turno delle elezioni 2015 Kukiz 15 conquistò il 21% dei voti, terzo partito per numero di preferenze. Le sue parole d'ordine ebbero presa in particolare fra i giovani, attirati anche dalla figura carismatica di Kukiz, il cantante reinventatosi leader politico. 

Kukiz negli anni ha espresso posizioni euroscettiche e anti-abortiste. L'anno scorso si è assistito a un ultimo riposizionamento del partito, con l'avvicinamento a PiS (Prawo i Sprawiedliwość, traducibile con Legge e Giustizia), il partito di destra fondato dai fratelli Kaczynski, oggi al potere in Polonia. Un partito di destra noto per le sue opinioni anti-abortiste e apertamente ostili alle istante Lgbt. 

Le fortune di Kukiz 15, comunque, sembrano in deciso declino: secondo i sondaggi, se si andasse a votare in questi giorni, si assesterebbe sul 2% circa dei consensi.