Ucraina: Usa e Canada evacuano i connazionali, Mosca svuota l'ambasciata

Il ministro russo Lavrov: "A vuoto i tentativi di mediazione, ma minacce false". E Le Monde accusa Biden: "Ha drammatizzato ogni giorno lo scenario"

Forze militari ucraine alla frontiera orientale

Forze militari ucraine alla frontiera orientale

Kiev (Ucraina) - Il presidente Usa Joe Biden esorta i cittadini americani in Ucraina a lasciare subito il Paese. “Non è come se avessimo a che fare con un’organizzazione terroristica. Abbiamo a che fare con uno degli eserciti più grandi al mondo. E’ una situazione molto diversa e le cose potrebbero precipitare rapidamente”, ha detto Biden in un’intervista alla Nbc. E a una domanda su quale possibile scenario potrebbe far scattare un’operazione per un’eventuale evacuazione degli americani dall’ Ucraina, Biden ha risposto: “Non c’è. E’ una guerra mondiale quando americani e russi iniziano a spararsi”. Biden ha poi aggiunto che il presidente russo Vladimir Putin “è abbastanza intelligente da non fare niente che possa avere un impatto negativo sui cittadini americani”.

L’appello è comunque netto:  «Quelli che si trovano in Ucraina devono partire ora con mezzi commerciali o privati. Se restano in Ucraina, esercitino maggiore prudenza a causa della criminalità, dei disordini civili e potenziali operazioni di combattimento nel caso la Russia intraprenda l’azione militare», aggiunge Biden. Anche il Canada ha raccomandato ai suoi concittadini di lasciare l’ Ucraina in quanto, come scrive il ministero degli Esteri sul suo sito web, «l’azione militare russa potrebbe interrompere i viaggi e i servizi in tutto il paese. I voli potrebbero essere interrotti o cancellati». Per chi decidesse comunque di restare il consiglio è uno solo: «Preparati a rifugiarti». 

Un invasione russa dell'Ucraina potrebbe "iniziare in qualsiasi momento, anche durante le Olimpiadi". Lo ha sottolineato il segretario di Stato americano, Antony Blinken. "I cittadini americani che si trovano in Ucraina dovrebbero andarsene ora", ha aggiunto."Continuiamo a vedere segnali molto preoccupanti dell'aggressione russa, comprese nuove forze che arrivano al confine ucraino", ha sottolineato Blinken da Melbourne dove si trova per colloqui con i colleghi di Australia, India e Giappone.

Una reazione militare russa in reazione alla mancata risposta da parte occidentale alle richieste di sicurezza avanzate da Mosca è "ancora una questione ipotetica" e la Russia farà di tutto per arrivare a un accordo, ha dichiarato il vice ambasciatore della Federazione russa presso le Nazioni Unite, Dmitry Polyanskiy. Un'intesa che deve interessare Usa e Nato nell'ottica di maggiore stabilità, anche "per senso di conservazione".  Il diplomatico sostiene tra l'altro che Mosca è convinta che Kiev "non abbia altra possibilità se non applicare gli Accordi di Minsk per tentare di porre fine alla guerra in Donbass". Questa posizione sarà ribadita, ha detto Polyanskiy, alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu in agenda il 17 febbraio.

Sempre sul fronte di Mosca. il vice capo di stato maggiore dell’ufficio esecutivo presidenziale russo, Dmitry Kozak, afferma senza mezzi termini che i negoziati dei leader del cosiddetto «formato Normandia» (Russia, Germania, Ucraina e Francia) non hanno portato a superare le divergenze sull’interpretazione degli accordi di Minsk.  Non a caso, forse.  l’ambasciata russa a Kiev sta valutando la chiusura.  In precedenza, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov aveva spiegato che il ministero avrebbe consigliato al personale non essenziale dell’ambasciata in Ucraina di lasciare temporaneamente il paese, «dato quello che stavano facendo le ambasciate occidentali». 

Lavrov ha anche duramente criticato i media occidentali accusati di spargere voci «secondo cui la Russia si starebbe preparando per un’operazione per prendere Kiev e altre città ucraine, per organizzare un colpo di stato in Ucraina». Una tesi che viene accreditata anche dai media in Francia. “La Casa Bianca ha valutato in maniera molto flessibile, in termini temporali, la possibilita’ concreta di un’invasione russa dell’ Ucraina“, scrive il quotidiano ‘Le Monde’, che in un editoriale sottolinea: “Nelle ultime settimane la Casa Bianca si e’ affidata a una drammatizzazione della minaccia russa all’ Ucraina, arrivando ad annunciare un’invasione ‘imminente’. Ma le accuse non sono sempre state supportate da prove”,

Nei variabili pronostici dell’amministrazione Biden, aggiunge Le Monde, l’attacco russo potrebbe avvenire “piu’ tardi, domani, tra qualche settimana o mai piu’”, ma “per quasi tre mesi, attraverso regolari fughe di notizie sulla stampa e dichiarazioni pubbliche, Washington non ha smesso di lanciare l’allarme sui preparativi”.

Le speranze di un allentamento delle tensioni fra Kiev e Mosca sono intanto naufragate - almeno per il momento - nella notte berlinese: il vertice in formato Normandia non ha portato a nessun riavvicinamento delle posizioni almeno per quanto riguarda l'interpretazione degli accordi di Minsk del 2015 sul conflitto fra Kiev e i separatisti filo-russi.  Il rappresentante ucraino, Andriy Yermak, ha dichiarato che le parti continueranno tuttavia a discutere "molto presto" e che tutti sono decisi a "raggiungere un risultato" positivo