Ucraina, Draghi: attacco ingiustificabile. Von der Leyen: Russia si ritiri

La condanna dell'Ue. Il premier: " L'Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico"

Roma - Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha condannato l'attacco "ingiustificato e ingiustificabile" della Russia contro l'Ucraina. "Il Governo italiano condanna l'attacco della Russia all'Ucraina. E' ingiustificato e ingiustificabile. L'Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione".  

Anche dall'Unione Europea è arrivata una condanna per l'intervento russo: ''Condanniamo l'aggressione militare senza precedenti della Russia contro l' Ucraina. Deve ritirare le sue forze armate e rispettare pienamente l'integrità territoriale dell'Ucraina. I leader della Ue discuteranno e adotteranno rapidamente ulteriori misure restrittive nei confronti della Russia. La Ue è con l'Ucraina'' ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.  "L'attacco russo non ha alcuna giustificazione. La responsabilità è del Cremlino che risponderà delle conseguenze di questo atto di guerra. In queste ore difficili l'Europa è vicina all'Ucraina" ha fatto eco - sempre con un tweet - il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni.

Una tensione crescente, sfociata nell'escalation delle ultime ore. A notte inoltrata il presidente russo Vladimir Putin a sorpresa è intervenuto nella tv pubblica. "Le circostanze richiedono un'azione decisa e immediata. Le Repubbliche popolari del Donbass si sono rivolte alla Russia con una richiesta di aiuto", ha detto. Vladimir Putin ha lanciato con una dichiarazione in tv un' "operazione militare speciale" in Ucraina ordinando ufficialmente il dispiegamento di militari della Russia nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Esplosioni sono state segnalate nella capitale Kiev e in varie città del Paese. "Ho deciso per un'operazione militare speciale", ha detto Putin. "Un'ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio dell'Ucraina sono inaccettabili", ha aggiunto Putin che ha tuttavia detto di non volere procedere all'occupazione militare dell'Ucraina.