Ucraina, la guerra dei bambini: "Due terzi sono sfollati e per chi resta non c'è cibo"

Allarme Unicef: sono 4,8 milioni i minori che hanno dovuto lasciare le proprie case. E Kiev accusa la Russia: trasferiti a forza 121mila piccoli ucraini

Un hub per sfollati a Zaporizhzhia

Un hub per sfollati a Zaporizhzhia

Roma - Solo quando (e se) la guerra in Ucraina sarà finita si potranno tracciare i reali bilanci di questa tragedia in tutte le sue conseguenze. Di certo un dato è evidente: l'ondata di profughi che sta lasciando il Paese sta di fatto spopolando, per ora, l'Ucraina anche del suo futuro. Milioni i bambini che hanno varcato i confini così come quelli costretti a vagare all'interno del Paese in cerca di un luogo sicuro. anche del suo futuro.  Circa due terzi di tutti i bambini ucraini - denuncia l'Unicef, l'agenzia Onu per l'infanzia - sono stati costretti ad abbandonare le proprie case nelle sei settimane trascorse dall'invasione russa.  L'Onu ha inoltre aggiornato a 142 il numero di minori già rimasti vittime della guerra. Una cifra, sottolinea, sicuramente inferiore a quella reale. Manuel Fontaine, direttore dei programmi di emergenza dell'Unicef appena rientrato dall'Ucraina, ha detto di non aver mai visto in oltre 30 anni di lavoro un esodo di questa portata in così poco tempo, un esodo che ha coinvolto 4,8 dei 7,5 milioni di bambini. "Dei 3,2 bambini rimasti nelle loro case, la metà è a rischio di non avere cibo a sufficienza", ha dichiarato Fontaine intervenendo al Consiglio Onu. Le situazioni peggiori sono quelle di Mariupol e Kherson, senza acqua, servizi sanitari, e dove il rifornimento di cibo e medicinali è stato interrotto.

Non solo. La chiusura delle scuole sta avendo un impatto sull'apprendimento e sul futuro di 5,7 milioni di bambini in età scolare e di 1,5 milioni di studenti che frequentano l'istruzione superiore, ha rilevato ancora Fontaine. "In sole sei settimane, quasi due terzi di tutti i bambini ucraini sono stati sfollati. Sono stati costretti a lasciarsi tutto alle spalle: le loro case, le loro scuole e spesso i loro familiari. I bambini non accompagnati sono esposti a maggiori rischi di violenza, abuso, sfruttamento e tratta. Anche le donne affrontano rischi di questo tipo. Siamo estremamente preoccupati per le sempre maggiori notizie di violenza sessuale e altre forme di violenza di genere. In Ucraina, continuiamo ad affrontare condizioni operative estremamente difficili. Abbiamo visto alcuni progressi nelle ultime settimane, i nostri team e gli aiuti sono riusciti a raggiungere Sumy, Kharkiv e Kramatorsk, fra le altre città. Ma non è abbastanza". 

A preoccupare è anche "la diffusa presenza di residuati bellici esplosivi che espongono i bambini al rischio di morte e di lesioni orribili. L'Ucraina orientale era già uno dei tratti di terra più contaminati dalle mine al mondo anche prima della recente escalation. Questa realtà si sta rapidamente estendendo ad altre parti del Paese. Stiamo monitorando attentamente la salute, i diritti e la dignità delle donne e delle ragazze, mentre il rischio di sfruttamento e abuso cresce. E continuiamo a ribadire la necessità di assicurare che i bambini che sono stati separati dalle loro famiglie o che vivono in istituti siano protetti e che sia fatto ogni sforzo per ottenere il consenso di coloro che si prendono cura di loro e l'approvazione delle autorità prima che questi bambini siano evacuati o trasferiti. Chiedo a tutti coloro che hanno il potere di porre fine a questa guerra di usarlo. Le vite e il futuro di milioni di bambini sono in bilico". 

L'ambasciatore ucraino all'Onu, Sergiy Kyslytsya, ha intanto accusato la Russia di aver trasferito a forza 121mila bambini ucraini varando una legge per semplificare ed accelerare le procedure di adozione. L'Unicef, ha assicurato Fontaine, indagherà sulla questione, in merito alla quale "non sono al momento emerse prove". A riferirne è la Bbc.