Nato, a Madrid duro vertice a 4 con la Turchia per togliere i veti e Svezia e Finlandia

Ankara usa i curdi per il no agli ingressi: "I due Paesi Baltici sono amici dei terroristi, non arretriamo sulle nostre posizioni". Ma c'è la minaccia di aggressione russa

Madrid - Domani, alla vigilia dell‘inizio del summit della Nato, si terrà un vertice a quattro tra Turchia, Alleanza atlantica, Svezia e Finlandia sul tema dell‘ingresso dei due Paesi nordici osteggiato da Ankara. Lo ha resto noto il portavoce della presidenza turca, secondo cui, “domani, su richiesta del segretario generale Jens Stoltenerg, si terrà un summit a quattro con la partecipazione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan“. Ma “la nostra partecipazione - ha tenuto a precisare Ibrahim Kalin, parlando con la tv turca Haberturk - non si significa che arretremo dalla nostra posizione“.

Quello di domani a Madrid è il quarto round di colloqui - il terzo si tiene oggi a Bruxelles, dove si trova il vice ministro degli Esteri Sedat Onal - per superare le resistenze di Ankara all‘ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, che si aspetta dai due Paesi la fine del sostegno che darebbero ai gruppi curdi del Pkk, del Pyd e dell‘Ypg, considerate dalla Turchia formazioni terroristiche (nonostante l'Ypg, per esempio, abbia cacciato Isis dal Nord della Siria, con immensi sacrifici umani tra i propro membri).

I leader della Nato inviteranno il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a revocare il suo veto sulla Finlandia e sulla Svezia, determinate a entrare nell’alleanza militare. I leader della Nato mirano anche a concordare maggiori aiuti militari per l’Ucraina, un aumento della spesa per la difesa congiunta, una nuova determinazione ad affrontare l’ascesa militare della Cina e più truppe messe in stand-by per difendere i Paesi baltici in caso di un’offensiva russa.