Esplosioni in Transnistria, attacco nella regione della Moldavia nel mirino di Putin

Le esplosioni vicino al ministero della Sicurezza. Tensione altissima nella zona al confine con l'Ucraina

La Transnistria, stato fantasma che non esiste sulle cartine geografiche

La Transnistria, stato fantasma che non esiste sulle cartine geografiche

Diverse esplosioni sono state udite nei pressi dell'edificio che ospita il ministero per la Sicurezza statale a Tiraspol, in Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l'Ucraina.

E' stato attaccato con granate leggero anti-tank il quartier generale del ministero della Sicurezza della Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l'Ucraina. Lo ha reso noto il ministero dell'interno della repubblica autoproclamata. "Sono andate distrutte - si legge nella nota del ministero - le finestre ai piani superiori. Dai locali esce del fumo. L'area adiacente è stata transennata dagli agenti. Sul posto sono arrivati una squadra inquirente, artificieri, vigili del fuoco, squadre di ambulanze e specialisti di altri servizi d'emergenza. Secondo le prime risultanze delle indagini, sono stati sparati colpi usando un leggero lanciagranate anticarro. Non sono segnalate vittime".

Lo riferiscono le tv locale Tsv, citata dalla Tass, precisando che ci sono "diverse ambulanze" nell'area.  Foto diffuse su Telegram mostrano i vetri delle finestre dell'edificio in frantumi e immagini di testimoni oculari che mostrano due lanciagranate.

In particolarre, dalle immagini appaiono danneggiate la porta d'ingresso e alcune finestre al secondo piano. Danni anche alle finestre di un edificio abitativo nei pressi. Il centro della città, Tiraspol, è stato chiuso al traffico. Per ora non ci sono statte dichiarazioni ufficiali ne' delle autorità di Tiraspol ne' di quelle a Chisinau. Oggi, all'indomani della Pasqua di Resurrezione, è festa tanto in Moldavia che in Transnistria.

Prima della guerra in Ucraina, la Transnistria era conosciuta soprattutto come meta turistica sui generis, una sorta di macchina del tempo in grado di riportare i più avventurosi ai tempi dell’Urss. Abitata da poco più di mezzo milione di persone, questa piccola lingua di terra tra la Moldavia, di cui fa formalmente parte, e l’Ucraina, è l'ultimo Paese al mondo ad avere la falce e martello nella bandiera.

La Transnistria è di fatto uno Stato fantasma, con un suo governo e una sua Costituzione. Si è autoproclamata indipendente nel 1990, quando con un referendum la maggior parte degli elettori votò per la secessione dal resto della Moldavia. La maggior parte della popolazione è russofona ma c'è anche una parte ucraina. Le lingue ufficiali infatti sono tre, russo, moldavo e ucraino.