Russia, strage nella scuola. Putin annuncia una stretta sulle armi ai civili

Nel 2018 un'altra strage per mano di uno studente. E il presidente disse: "Questo fenomeno è frutto della globalizzazione"

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Una stretta sull'uso delle armi da parte dei civili. L'ha annunciata, secondo quanto riferisce il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, il presidente russo Vladimir Putin dopo la sparatoria di oggi in una scuola di Kazan che ha causato almeno otto vittime (e non 11 come sembrava in un primo momento). Putin avrebbe assegnato al capo della Guardia nazionale Viktor Zolotov il compito di "elaborare con urgenza" nuove regole relative al possesso di armi da parte di civili, in particolare "rispetto al tipo di armi che possono circolare in ambienti civili e che possono essere acquistate".

Secondo l'agenzia di stampa Interfax, Peskov ha sottolineato che l'iniziativa del presidente è stata anche motivata "dal tipo di arma impiegata" dalla persona arrestata per la sparatoria di Kazan, rispetto alla quale però non sono stati forniti ulteriori dettagli. Putin ha anche espresso le sue "profonde condoglianze ai parenti dei ragazzi" deceduti e ha augurato una "rapida guarigione agli studenti feriti". 

Il precedente

Non è la prima volta che in Russia uno studente compie una strage a colpi di arma da fuoco. Il 17 ottobre del 2018 Vladislav Roslyakov, 18 anni, studente del quarto anno dell'Istituto politecnico di Kerch, in Crimea, ha aperto il fuoco nella sua scuola, provocando la morte di 20 persone e il ferimento di altre 40. All'interno dell'istituto era stato ritrovato un esplosivo e un altro è stato fatto esplodere durante la sparatoria.  L'assalitore, descritto come uno studente modello anche se riservato e solitario, si è poi tolto la vita, aveva aperto il fuoco con un fucile da caccia. Pochi giorni prima aveva ottenuto la licenza per la caccia e il relativo porto d'armi. Si faceva chiamare "Reich" ed era ossessionato dai serial killer, scrivono i media russi. Roslyakov confezionava esplosivi a casa e se ne vantava. Fra le vittime, 15 studenti, undici minorenni, e cinque dipendenti dell'Istituto, 50 persone sono rimaste ferite.  Pochi giorni prima di entrare in azione, Roslyakov aveva acquistato un fucile da caccia e 150 proiettili, anche se l'età minima per l'acquisto di armi in Russia è 21 anni. Aveva anticipato almeno a un altro studente che "gli sarebbe piaciuto uccidere tutti e poi se stesso". 

In quell'occasione Putin, di fronte a un fenomeno che aveva fino ad allora riguardato solo gli Stati Uniti, disse che "è frutto della globalizzazione per quanto strano possa sembrare", soprattutto della globalizzazione che passa per Internet.