Spari sulla folla al centro commerciale di Copenaghen, diverse vittime. Arrestato 22enne

Il sindaco: bilancio grave. Molte persone in fuga e nel panico. Un testimone: ho sentito almeno 15 spari. La polizia indaga per terrorismo

Momenti di paura dopo gli spari

Momenti di paura dopo gli spari

Copenaghen (Danimarca)Diverse persone sono morte e altre sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta nel centro commerciale Fields alla periferia di Copenaghen. La polizia ha arrestato un sospetto: si tratta di un 22enne danese che secondo le forze dell'ordine ha agito da solo. Ma al contempo gli investigaatori sono in cerca di eventiali complici. L'attacco e' avvenuto nel tardo pomeriggio quando il mall era pieno di persone, molte famiglie e giovani, stando alle foto circolate sui media che mostrano una folla scappare dal complesso.

Testimoni hanno riferito di aver sentito colpi d'arma da fuoco mentre la gente cominciava a scappare verso le uscite. La polizia pesantemente armata e' intervenuta sul posto, e su Twitter ha riferito che "diverse persone" erano state colpite, avvertendo di stare lontani dalla zona, nel distretto di Amager, zona orientale della capitale danese. Le forze dell'ordine hanno anche chiesto a chiunque potesse dare informazioni di contattarle.

La fermata della metropolitana accanto al centro commerciale e' stata bloccata, cosi' come le strade circostanti, mentre si poteva vedere un elicottero volare sopra l'area. La sparatoria e' avvenuta solo una settimana dopo che un uomo ha aperto il fuoco vicino a un gay bar a Oslo, in Norvegia, uccidendo due persone e ferendone altre 21. La polizia danese indaga per terrorismo, ma non rivela ancora l'identità del giovane arrestato.

Lo scenario della sparatoria è stato agghiacciante. Persone in fuga e nel panico, dopo che molti colpi di arma da fuoco sono stati esplosi nel  centro commerciale. Nella zona del mall c’è una massiccia presenza di forze dell’ordine La polizia chiede a chiunque abbia visto, sentito o filmato qualunque cosa di riferirlo alla polizia stessa sul posto o di chiamare il numero delle emergenze. "Non sappiamo ancora con certezza quanti feriti o morti, ma è molto grave", ha twittato Sophie H. Andersen, sindaco di Copenaghen.  Quando si sono sentiti i primi spari, più di cento persone si sono precipitate fuori dal centro commerciale, secondo testimoni citati dai media danesi.

"Mi hanno urlato sdraiati, sdraiati. Qualcuno sta sparando". Sono andato sotto il bancone del bar e mi sono sdraiato e sono rimasto lì immobile, fino all'arrivo della polizia". È il racconto - secondo quanto riporta il sito danese Jylland Post - di una delle persone che era nel centro commerciale di Copenaghen. «Ho sentito almeno 15 spari, era tutto irreale, come in un film», aggiunge scioccato. Impressionante il racconto di una ragazza. “Io e il mio amico eravamo all’ultimo piano del ristorante Sunset Boulevard, quando abbiamo visto molte persone correre all’improvviso verso l’uscita, e poi abbiamo sentito un botto”.

Lo ha raccontato a TV2 una testimone della sparatoria al mall Field’s vicino Copenaghen. Thea Schmidt, questo il nome della testimone, ha spiegato che mentre correva verso l’uscita ha sentito altri due colpi nel centro commerciale e ha visto tutte le persone nelle vicinanze precipitarsi fuori il più velocemente possibile, tanto che sarebbero stati circa in 100 radunati fuori dall’edificio. La donna si è poi rifugiata in un appartamento vicino a Field’s. “Qui spero di essere al sicuro”, ha detto a TV 2. Nelle vicinanze del mall, alla Royal Arena, era previsto un concerto del cantante Harry Styles che è stato confermato.

L''ispettore capo Søren Thomassen ha riferito in conferenza stampa che non è possibile al momento confermare o smentire se ci sia stato più di un responsabile oltre al 22enne arrestato, ma che si sta lavorando alacremente proprio per cercare di capire la dinamica esatta della sparatoria, Copenaghen ripiomba nella paura e tornano alla mente quelle scene, del 14 e 15 febbraio del 2015, quando una serie di sparatorie di matrice islamista aveva provocato due morti e cinque feriti.