Ron DeSantis, chi è. Figlioccio di Trump che (forse) vuole sfidarlo per la presidenza Usa

Rieletto governatore della Florida, potrebbe ambire alla nomination repubblicana nel 2024. Una partita da giocare contro il tycoon, che benedì la sua corsa nel 2020

Giovane, sportivo, benestante e telegenico. Tutt'altro che moderato. Ron Desantis, il trumpiano rieletto governatore della super repubblicana Florida, potrebbe aver deciso di giocare la sua partita da solo. E di lanciare la sfida proprio al tycoon, suo primo riferimento nella sua ascesa all'interno del Grand old party.

La vittoria nelle elezioni

I media hanno dichiarato la vittoria di Desantis per distacco, non appena sono state chiuse le urne. Il nativo di Jacksonville, 44 anni da poco compiuti, ha stracciato l'avversario democratico Charlie Crist, sommergendolo sotto 20 punti percentuali di distacco. Quattro anni prima aveva vinto con un distacco minimo di circa 30 mila voti e un riconteggio. Oggi conquista anche due contee considerate storicamente blu (i colori del Partito democratico), la 'latina' Miami-Dade (che da vent'anni era inespugnabile, l'ultimo a prenderla fu Jeb Bush) e la roccaforte progressista (e ultra-ricca), Palm Beach. Altra coccarda blu che diventa rossa: la contea di Osceola, a maggioranza portoricana.

Le ambizioni per il 2024

Trump festeggia, ma non troppo. Desantis è una sua "creatura". Fu l'ex presidente a lanciarne la corsa nel 2020, consentendogli di superare alle primarie il candidato istituzionale del partito. Una scommessa vinta, che ora potrebbe ritorcersi contro di lui. "Non abbiamo solo vinto le elezioni - ha detto Desantis, celebrando a caldissimo la sua rielezione - abbiamo riscritto la mappa politica". Una dichiarazione roboante dietro la quale si potrebbe celare un annuncio di interessamento per la partita della nomination repubblicana nel 2024. Nella quale il primo avversario potrebbe essere proprio il suo mentore, descritto come su tutte le furie solo a pensare che il suo "uomo" possa provare a fargli le scarpe.

Di ufficiale non c'è ancora nulla, ma Trump ha deciso già di provare a "bruciare" la candidatura - per ora solo presunta - sul nascere. Un esempio? Qualche giorno fa, in un comizio, l'ha ribattezzato "Ron De-Sanctimonious", un gioco di parole con il nome e la parola "sanctimonious" che, secondo la definizione del dizionario Webster, si può tradurre con "ipocritamente pio o devoto"

Il curriculum da governatore

DeSantis ha i voti e anche i soldi: ha fatto incetta di voti sull'onda di una campagna da 31 milioni di dollari, ma ne ha incassati 200 milioni in donazioni, la notizia è che ha risparmiato un tesoretto pari a 66 milioni di dollari. Tre volte congressman, DeSantis dopo aver ottenuto quattro anni fa la nomination repubblicana a governatore della Florida, si è dimesso. Dopo il successo ottenuto per il rotto della cuffia, DeSantis ha consolidato la sua leadershop nel corso della pandemia, applicando nei fatti quanto Trump ha teorizzato in opposizione alle indicazioni del consigliere sanitario Anthony Fauci. Dopo un inizio segnato da un approccio ultrarigorso, scottato dal calo dei consensi, ha fatto una brusca marica indietro. Si è opposto all'obbligatorietà del vaccino e ha contrastato i lockdown, permettendo alla Florida di tenere botta durante la crisi e blandendo la sua base elettorale, quanto meno dubbiosa sui metodi di contrasto al Covid, quando non apertamente no vax. Effetto collaterale di quest'allentamento delle restrizioni fu l'aumento esponenziale dei casi. 

La carriera

Prima di candidarsi a guidare la Florida, DeSantis è entrato al congresso sull'onda della spinta dei Tea Party, movimento radicale repubblicano che coniuga conservatorismo e ultraliberismo. Qui ha contribuito a creare il "Freedom Caucus", un gruppo iperconservatore interno al partito. Inevitabile che la sua traiettoria e quella di Trump si intrecciassero. Un suo spot trasmesso durante la campagna per la prima corsa da governatore è cartina a tornasole del rapporto fra i due. Nel filmato De Santis parla con i figli: uno dei piccoli sta giocando con i mattoncini Lego, a lui suggerisce di "costruire un muro", all'altro insegna a leggere utilizzando un cartello "Make America great again", lo slogan utilizzato da Trump per la sua campagna elettorale del 2016. A un terzo, infine, racconta, come fosse una fiaba "E poi Mr. Trump dice 'Sei licenziato' - frase cult del programma the Apprentice - Mi piace moltissimo quella parte".

Vita, famiglia e convinzioni

Di origini italiane, laureato in Legge ad Harvard, DeSantis ha anche studiato Storia all'università di Yale, dove è stato capitano della squadra di baseball dell'ateneo. E' sposato con Casey, reporter tv sopravvissuta a un cancro. La coppia ha tre figli; Madison, Mason e Mamie. E' stato ufficiale in Marina, servendo anche nella campo di prigionia di Guantanamo, tristemente famoso per le durissime condizioni riservate ai detenuti. Cattolico tradizionalista, nel 2022 firmò una legge per cui si vieta di parlare di questioni legate al gender nelle scuole della Florida. Quando la Corte Suprema ha votato per la rimozione del diritto costituzionale ad abortite ha commentato che "le preghiere di migliaia di persone" erano state "ascoltate".