Ucraina, Putin: "Guerra unica opzione. In Donbass genocidio da 8 anni"

Secondo il presidente russo, "l'Ucraina non sarà mai una minaccia per la Russia, ma non vogliamo occuparla. Sanzioni? Ci rubano le riserve finanziarie"

"La Russia ha dovuto avviare un'operazione militare speciale in Ucraina perché non aveva più modi diplomatici per risolvere i problemi di sicurezza". E' quanto ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, secondo l'agenzia Interfax. "Tutte le possibilità diplomatiche erano state sfruttate in pieno - ha detto durante una riunione ministeriale sulle misure di sostegno economico da fornire a fronte delle sanzioni occidentali -. Semplicemente non ci hanno lasciato alcuna occasione di risolvere i problemi che sorgevano non per nostra colpa usando mezzi pacifici. E a questo proposito abbiamo dovuto avviare l'operazione, la Russia non permetterà che l'Ucraina serva da testa di ponte per azioni aggressive contro la Russia". Per quanto riguarda una eventuale occupazione dell'Ucraina, il presidente Putin è stato chiaro: "La comparsa delle truppe russe vicino a Kiev e in altre città non ha nulla a che fare con l'intenzione di occupare il Paese. Questo non è il nostro obiettivo".

La strategia militare russa in Ucraina "è completamente giustificata: viene fatto tutto il possibile per evitare perdite fra i civili", ha continuato il leader russo. Parlando dell'offensiva militare lanciata da Mosca lo scorso 24 febbraio, stando a quanto riferisce l'agenzia Interfax, il capo del Cremlino ha aggiunto che questa "si sta sviluppando con successo, in stretta conformità con i piani pre-approvati". Putin ha anche affrontato le dinamiche all'origine del conflitto e in modo particolare la questione del Donbass, la regione dell'Ucraina orientale dove sono state proclamate due repubbliche separatiste filo-russe.

Il riconoscimento dell'indipendenza da Kiev di queste due entità indipendenti da parte di Mosca ha preceduto l'inizio del conflitto. "L'Ucraina, incoraggiata dagli Stati Uniti e da un certo numero di Paesi occidentali, si è preparata appositamente per uno scenario di forza, per un massacro sanguinoso e una pulizia etnica nel Donbass", ha detto il presidente. In merito a una possibile estensione delle ostilità al solo territorio dell'Est dell'Ucraina, al contrario di quanto sta avvenendo in questi giorni, Putin ha aggiunto: "Se le truppe russe agissero solo nel Donbass questo non porterebbe a una eliminazione della minaccia, si creerebbe solo un nuovo fronte in quella zona".

Sul fronte delle sanzioni, Putin ha detto che "ora tutti sanno che le riserve finanziarie di un Paese possono essere semplicemente rubate". Il tutto dopo che il ministro delle finanze russo Anton Siluanov ha comunicato che i "Paesi occidentali" avevano congelato circa la metà, 300 miliardi di dollari, delle riserve auree e valutarie della Russia. "Il piano occidentale per lanciare una guerra lampo economica contro la Russia è fallito, ma probabilmente vedremo nuovi tentativi di pressione. L'economia russa - ha concluso Putin - si adatterà alla nuova realtà, ma ciò richiederà difficili cambiamenti strutturali. Comunque la Banca centrale russa non avrà bisogno di stampare denaro, abbiamo entrate di mercato".