Ucraina: l'ondata dolente di profughi. Quanti ne arriveranno in Italia e in Lombardia

L'alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi: "Si rischia la più grossa crisi del secolo in Europa"

Il dramma dei profughi del conflitto in Ucraina scuote l'Europa. Secondo l'ultimo aggiornamento, per altro con cifre in continua evoluzione, sono quasi 836mila le persone - soprattutto donne, bambini e anziani - fuggite nei Paesi confinanti da quando è iniziata l'invasione russa il 24 febbraio. Il dato è stato reso noto dalle Nazioni unite dopo che questa mattina su Twitter Filippo Grandi, l'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati, aveva parlato di 677mila fuggitivi. Una differenza che mostra come il numero continua a crescere a ritmi rapidissimi.  "Le agenzie umanitarie e le Ong partner hanno lanciato un appello ai donatori di 1,7 miliardi per aiutare le popolazioni colpite in Ucraina ed i rifugiati nella regione", aggiunge nel suo tweet Grandi che oggi ha avvisato che "stiamo assistendo a quella che potrebbe diventare la più grande crisi di rifugiati in Europa del secolo". L'Unhcr ha stimato che oltre quattro milioni di ucraini potrebbero cercare riparo ed assistenza nei Paesi confinanti. 

Le mete dei profughi

Oltre la metà degli ucraini che hanno già lasciato il Paese sono entrati in Polonia, dove vi sono secondo l'agenzia dell'Onu oltre 377mila profughi, in gran parte donne e bambini. Nella notte Ucraina e Polonia hanno aperto due nuovi valichi pedonali per chi fugge dalla nazione invasa dai russi, ottenendo così di ridurre le lunghe code di persone in fuga dai teatri di guerra. La notizia è stata data dal viceministro dell'Interno di Kiev Mary Akopyan, al Kyiv Independent. "Ci sono ancora molte macchine - ha detto - ma le code di persone a piedi non sono più così estreme". Il 28 febbraio, quasi 108.000 persone e 15.000 veicoli hanno attraversato i confini occidentali dell'Ucraina, un calo del 10% rispetto ai numeri del giorno precedente.

Alla mezzanotte di ieri, martedì 1 marzo, ha riferito Akopyan, erano circa 8.000 le auto in coda. Le mete di questo "esercito" disarmato e dolente sono i Paesi confinanti come Polonia, Ungheria, Moldavia, Romania e Slovacchia. Queste terre potrebbero essere approdo definitivo ma anche tappa intermedia verso altre zone d'Europa, verso le quali i profughi potrebbero puntare per ricongiungersi con i familiari che già vivono altrove.

Altre migliaia hanno cercato di attraversare i confini intasati, aspettando ore in macchina o a piedi, con solo il minimo indispensabile di effetti personali. Akopyan ha raccomandato a chi pensa di attraversare la Polonia di prendere in considerazione anche altri paesi vicini per ridurre il carico di rifugiati su Varsavia. Nel frattempo, ha fatto sapere il viceministro, sono 80.000 gli ucraini che hanno fatto ritorno nel Paese, la maggior parte uomini, per unirsi alla lotta contro la Russia.

La solidarietà italiana

I primi profughi provenienti dall'Ucraina sono arrivati in Italia domenica, con alcuni bus entrati nel nostro Paese da est, a Trieste. Sempre domenica altri fuggitivi hanno raggiunto Piacenza, in Emilia Romagna. Il nostro Paese si sta mobilitando, con una serie di iniziative da parte di Chiesa, associazioni solidaristiche e soggetti privati, a dimostrazione che il nostro Paese ha subito risposto al grido di dolore giunto dalle terre devastate dal conflitto. In tutta Italia le famiglie si stanno attrezzando per accogliere i profughi, in particolare i bimbi strappati ai loro affetti, giochi e studi. E' di oggi, invece, la notizia che l'azienda MarinoBus, attiva nel trasporto di passeggeri su gomma, metterà a disposizione biglietti gratuiti per i trasferimenti in bus degli sfollati. 

Ma quanti sono i profughi che arriveranno dalla martoriata Ucraina in Italia? Secondo una prima stima la cifra dovrebbe aggirarsi intorno alle 900mila persone. La regione che dovrebbe ospitarne di più è la Lombardia, in cui attualmente vivono 55mila ucraini sui 240mila residenti in Italia. La conferma è arrivata oggi dal governatore Attilio Fontana, in un intervento a Radio 24. "Ci aspettiamo un flusso di 100.000 profughi dall'Ucraina" ha detto l'esponente leghista, ricordando come "la Lombardia ha sempre dimostrato di essere molto accogliente: tutti anche in questa occasione stanno dimostrando grande disponibilità, tutti vogliono fare qualcosa". Il piano complessivo per l'accoglienza dei profughi dall'Ucraina in Lombardia sarà a punto tra qualche giorno: "Ci stiamo dando da fare - spiega Fontana - stiamo predisponendo la distribuzione dei profughi, individuando le strutture ricettive come per esempio gli ex covid-hotel, cercando di capire se ci sono case Aler disponibili".