Profughi in fuga dall'Ucraina in guerra: "Rischio aumento di contagi Covid"

L'allarme lanciato dall'Oms, nel Paese dilaniato dal conflitto la vaccinazione è ferma al 34% della popolazione. E intanto è emergenza sanitaria

Profughi ucraini passano il confine con la Moldavia

Profughi ucraini passano il confine con la Moldavia

Washington - La tragedia della guerra in Ucraina è arrivata quando sembrava che la pandemia da Sars-CoV-2 stesse allentando la sua morsa. Ma ora anche questo secondo scenario potrebbe cambiare in peggio. L'allarme è arrivato dall'Organizzazione mondiale della sanità: il timore è che tra gli effetti della guerra possa effettivamente esserci un peggioramento dei dati legati alla diffusione del virus e l'Organizzazione sta cercando di fare di più per limitare la diffusione di malattie infettive. A riportare la preoccupazione dell'ente mondiale di controllo sulla sanità è la Cnn.

In realtà al momento i casi  nella regione sono in calo rispetto alla settimana precedente, ma c'è un rischio significativo di un numero maggiore di forme gravi della malattia e di decessi a causa del basso tasso di vaccinazione contro il Covid-19 in Ucraina (al 34% secondo Our World in Data) e di conseguenza tra le persone in fuga dalla guerra - i rifugiati hanno già superato quota 2,7 milioni secondo le stime Onu - spesso verso aree con altrettanto bassi tassi di vaccinazione.

Secondo dati diffusi ieri dall'Oms e riportati dalla Cnn, in Ucraina e nei Paesi limitrofi tra il 3 e il 9 marzo sono stati confermati 791.021 nuovi casi di Covid-19 e si sono registrati 8.012 decessi.

In totale, denuncia l'Oms "sono 18 milioni le persone colpite in Ucraina, di cui 6,7 milioni sono sfollati interni" oltre ai quasi 3 milioni fuggiti dal Paese. Le catene di approvvigionamento sono state gravemente interrotte e le scorte di medicinali stanno finendo. Gli ospedali stanno lottando per fornire l'assistenza ai malati e ai feriti", sottolinea in un report. L'Organizzazione mondiale della Sanità "ha lavorato 24 ore su 24 per garantire un flusso costante di forniture sanitarie ai paesi vicini all'Ucraina affinché dispongano delle infrastrutture e delle competenze per soddisfare i bisogni urgenti dei rifugiati e per supportare il sistema sanitario ucraino nei bisogni sanitari immediati delle persone". L'Oms e i suoi partner stanno fornendo: generatori di ossigeno, generatori per mantenere l'alimentazione elettrica nelle strutture sanitarie interessate, defibrillatori, monitor, farmaci anestetici, garze e bende.

Un aiuto per l'Ucraina: l'iniziativa di raccolta fondi del Gruppo Monrif  per i profughi