Pechino agli Usa: via dazi e sanzioni e riprendiamo il dialogo

Il ministro degli Esteri cinese chiede all'amministrazione Biden un cambnio di rotta dopo l'era Trump

Wang Yi, ministro degli Esteri cinese

Wang Yi, ministro degli Esteri cinese

Pechino, 22 febbraio 2021 - "Via i dazi" sui prodotti cinesi per inaugurare una nuova stagione di dialogo tra Pechino e Washington. A chiederlo agli Usa è il ministro degli Esteri cinese Wang Yi che spera in un  cambio di rotta dopo il deterioramento dei rapporti durante l'era Trump. "Speriamo che gli Stati Uniti adeguino le proprie politiche il prima possibile, rimuovano i dazi che hanno imposto sui prodotti cinesi e revochino le sanzioni alle aziende e alle istituzioni cinesi". Gli Stati Uniti per Wang Yi, che ha parlato nel corso di un forum sui rapporti tra le due postenze e ne ha dato conto sul sito web del ministero,  devono abbandonare la politica di "cancellazione irrazionale del progresso tecnologico cinese". 

Il ministro si è spinto fino a chiedere agli Stati Uniti di smettere di "denigrare il Partito Comunista Cinese" e anche cessare di "sostenere i separatisti che cercano l'indipendenza da Taiwan";  insomma, uno stop nel "minare la sovranità e la sicurezza della Cina" con gli attacchi su Hong Kong, Xinjiang e Tibet.  Due regioni, le ultime, che addirittura secondo Wang Yi "sono un esempio del progresso dei diritti umani in Cina".

 L'accusa del diplomatico è che durante la presidenza Trump sono stati commessi  "gravi errori di giudizio", con "le misure repressive" che "hanno causato danni incalcolabili".  "Ci auguriamo che gli Stati Uniti tornino alla razionalità per un sano sviluppo dei loro legami con la Cina".  In modo da "capire meglio la Cina", per arrivare a  "rispettarsi a vicenda"  senza "interferire negli affari reciproci".  "La Cina è aperta al dialogo, come sempre - rincara il ministro -. Speriamo di mantenere una comunicazione franca con gli Stati Uniti".