Paramedica tenta di rianimare una ragazza per venti minuti, poi scopre che è sua figlia

Le ferite causate dall'incidente erano troppo gravi, per questo la donna non l'aveva riconosciuta

Ambulanza

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Un incubo. Una situazione in cui nessuno vorrebbe mai trovarsi e che invece è capitata a una paramedica intervenuta sul luogo di un grave incidente. La donna si trovava in servizio, quando la sua ambulanza è stata allertata per un'emergenza. Il suo equipaggio è arrivato per primo sul posto e quindi la donna ha cominciato le manovre di rianimazione sulla ragazza di 17 anni che era rimasta gravemente coinvolta nell'incidente stradale. Siamo in una città dell'Alberta, in Canada, e la donna, Jayme Erickson ha tentato per venti minuti di rianimare la giovane. Salvo poi scoprire che la diciassettenne era sua figlia, impossibile da riconoscere a causa delle importanti ferite riportate a seguito dello schianto fra un''auto e un camion. Proprio all'interno dell'auto c'era la giovane. La donna ha cercato di "di fare tuttto il possibile per tenerla in vita", ha poi raccontato. 

Come ha scoperto che la ragazza era sua figlia? Tornata a casa dopo il servizio, ha ricevuto una visita della polizia che la informava che la figlia era stata vittima di un incidente e quando è arrivata all'ospedale ha scoperto che era la ragazza che aveva tentato di rianimare. La diciassettenne è morta tre giorni dopo. La ragazza alla guida e l'autista del camion sono sopravvissuti.