"Farò tutto quello che è in mio potere": papa Francesco lavora per la pace in Ucraina

Una telefonata con il vescovo di Kiev, un tweet che condanna il conflitto ("resa vergognosa") e la visita all'ambasciatore russo

Papa Francesco

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"Farò tutto ciò che è in mio potere". Così papa Francesco in una telefonata serale a Sua Beatitudine Sviatoslav Schevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-ortodossa in Ucraina. Papa Francesco, riferisce lo stesso patiarcato in una nota, ha ringraziato la Chiesa greco-cattolica per la sua vicinanza al popolo ucraino, per la sua scelta di stare con il popolo e per il fatto che le segrete della cattedrale di Kiev sono diventate un rifugio per il popolo.

Ma è stata un a giornata intensa per il pontefice, che si è mosso in ogni direzione per riportare la pace. In serata ha pubblicato un tweet in cui definisce la guerra "una resa vergognosa", scritto anche in russo e ucraino. In mattinata invece papa Francesco si era recato in visita dall'ambasciatore russo presso la Santa Sede. "Ogni guerra - è la citazione della enciclica Fratelli tutti - lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell'umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male".

Sulla visita si è espresso l'ambasciatore russo, parlando con il Tg1: "Il Papa è molto amato in Russia. Abbiamo toccato tutti i temi di attualità, la situazione in Ucraina, la sicurezza in Europa e le relazioni bilaterali. Abbiamo parlato molto sinceramente", ha detto  Alexander Adverd. L'ambasciatore ha  detto che nel corso del colloquio non sarebbe stato toccato il tema della mediazione ma anche che "la Russia pensa che il Papa ha ragione che in futuro bisogna avere le relazioni internazionali senza armi nucleari. Ma ciò il Papa propone immediatamente noi pensiamo che immediatamente sia difficile"