Pakistan: esplosione in una moschea sciita a Peshawar. Trenta morti

L'attacco terroristico appena prima dell'inizio della preghiera del venerdì. Un testimone: "Ho visto un uomo vestito di nero sparare a un poliziotto"

Gli effetti della bomba nella moschea

Gli effetti della bomba nella moschea

Il ritorno del terrorismo in Oriente. Mentre il mondo ha il fiato sospeso per il precipitare della situazione in Ucraina, a seguito dell'invasione russa, un attacco a un simbolo religioso rischia di aprire un nuovo fronte in una vicenda sempre in ebollizione. Oggi, durante la preghiera del venerdì a Peshawar, città del Pakistan settentrionale, si è verificata una potente esplosione all'interno di una moschea sciita. Secondo fonti ospedaliere, in seguito alla deflagarazione di quello che probabilmente era un ordigno piazzato all'interno del luogo di culto, sono morte almeno 30 persone. E altre 56 sono rimaste ferite.

Le testimonianze dal Pakistan

Nel corso della mattinata sono giunte altre notizie riguardo l'assalto. In particolare le agenzie hanno battuto le parole di alcuni testimoni oculari. "Posso confermare che almeno 30 persone sono morte e altre 56 ferite", ha detto all'Afp Muhammad Asim Khan, portavoce del Lady Reading Hospital di Peshawar, un ospedale della città. La moschea, frequentata dagli sciiti, si trova in una stradina nel quartiere di Kocha Risaldar, vicino allo storico bazar Qissa Khwani. L'esplosione è avvenuta pochi minuti prima dell'inizio della preghiera. "Ero appena fuori dalla moschea quando ho visto un uomo sparare a due poliziotti prima di entrare nella moschea. Pochi secondi dopo ho sentito un forte scoppio", ha detto un testimone, Zahid Khan. Un altro fedele, Shiraz Ali, residente a Peshawar, ha detto all'Afp che si stava recando in moschea per l'alta preghiera settimanale, quando "ha visto un uomo vestito di nero sparare a un poliziotto e poi entrare nella moschea".

Lacrime dei familiari delle vittime
Lacrime dei familiari delle vittime

Le piste sulla matrice

Il Pakistan si confronta da diverse settimane con il ritorno in forza dei Tehreek-e-Taliban Pakistan (Ttp), i talebani pakistani, galvanizzati dall'ascesa al potere dei talebani ad agosto in Afghanistan. Il Ttp, movimento distinto da quello dei nuovi leader afgani ma che con esso condivide radici comuni, ha rivendicato dall'inizio dell'anno diversi attentati. In passato anche gli sciiti in Pakistan sono stati presi di mira dallo Stato islamico Khorasan, la branca dello Stato islamico che agisce nell'Asia Centrale, che ha rivendicato negli ultimi anni numerosi attacchi nel Paese, come l'assassinio all'inizio del 2021 di dieci minori Hazara, un gruppo di etnia sciita, nella provincia del Belucistan.