Padre Dall'Oglio, inchiesta da archiviare. Mistero cosa sia successo in Siria al gesuita

Lo chiede la Procura di Roma. Rapito dall'Isis ad Al-Raqqa il 29 luglio 2013 e probabilmento ucciso subito. Doveva mediare per la liberazione di due sacerdoti

Padre Dall'Oglio in Siria nel 2007 (Afp)

Padre Dall'Oglio in Siria nel 2007 (Afp)

Roma, 11 ottobre 2022 - Cosa è  successo a padre Paolo Dall'Oglio forse non lo sapremo mai, sicuramente da fonte giudiziaria. E' stata infatti archiviata l'inchiesta, perché è impossibile accertare cosa sia successo al missionario gesuita Paolo Dall'Oglio, rapito dall'Isis nella città di Al-Raqqa, in Siria, il 29 luglio 2013.

Per questo, dopo oltre 9 anni di accertamenti, indagini sul campo, raccolta di testimonianze ed informazioni da fonti aperte, gli inquirenti della Procura di Roma hanno chiesto di archiviare l'inchiesta che era stata aperta per il reato di sequestro a scopo di terrorismo, secondo l'articolo 289 bis del codice penale. 

Nel fascicolo della Procura sono stati acquisiti una serie di elementi che derivano dal lavoro svolto, negli anni, dal Ros e da altre autorità italiane grazie ai quali è stato possibile creare un quadro probatorio. Nella richiesta di archiviazione si fa riferimento anche ad inchieste giornalistiche svolte in questi anni. Le dinamiche del sequestro, avvenuto nella città di Al Raqqa il 29 luglio del 2013, fin da subito apparvero anomale: anche nell'immediatezza dei fatti non arrivò nessun riscontro sulla esistenza in vita dell'allora 59enne, nessuna rivendicazione, il che fa propendere gli inquirenti per una morte avvenuta all'epoca dei fatti. Anche gli italiani liberati dopo sequestri in Siria hanno riferito che dai carcerieri dell'Isis avevano appreso della morte dell'uomo

 Negli atti dell'indagine anche una mail che Dall'Oglio che inviò al fratello il 27 luglio di nove anni fa per comunicargli di essere rientrato clandestinamente in Siria, dopo essere stato espulso, e di trovarsi a Al Raqqa, allora «capitale» dello stato islamico, per mediare la liberazione di due religiosi. Da altre fonti l'ultimo dato dell'esistenza in vita risale al 29 luglio, data in cui il gesuita si è recato negli uffici del governatorato di Al Raqqa.

 Per il rilascio del sacerdote era intervenuto anche il Papa.

Il missionario gesuita romano, 59 anni, aveva una grande esperienza nel dialogo e la convivenza tra le diverse confessioni religiose in Siria.  Padre Dall'Oglio  aveva dovuto lasciare nel 2012 la Siria su richiesta della Chiesa e delle autorità civili, dopo che il suo monastero, Deir Mar Musa, era stato inoltre oggetto di un'irruzione da parte di uomini armati. Secondo quanto riferito da diversi osservatori non era vista di buon occhio l`attività di padre Dall`Oglio, pubblicamente critico verso le repressioni del regime siriano. Per questo c'era stata l'espulsione nel giugno 2012.