Inchiesta sulla guerra a Gaza, Israele contro il Consiglio dei diritti umani dell'Onu

La risoluzione ha ricevuto 24 voti a favore, nove conto e quattordici astenuti, tra cui l'Italia

Un edificio distrutto nel nord della striscia di Gaza

Un edificio distrutto nel nord della striscia di Gaza

Il Consiglio dei diritti umani dell'Onu (Unhrc) ha approvato una risoluzione che stabilisce una inchiesta permanente sulla "sistematica discriminazione e repressione" in Israele e Palestina, con l'obiettivo di identificare quelle che vengono considerate come le cause del recente conflitto con Gaza.  I recenti attacchi israeliani contro Gaza potrebbero essere considerati "crimini di guerra" qualora venisse riscontrato che sono stati colpiti civili "senza distinzioni". A dirlo è stato l'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, intervenendo alla riunione straordinaria del Consiglio dei diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite. Bachelet ha precisato di non aver visto prove della presenza di gruppi armati o di azioni militari negli edifici a Gaza presi di mira da Israele. L'Alto Commissario ha anche detto che "è fuori discussione il fatto che Israele abbia il diritto di difendere i suoi cittadini e residenti. Tuttavia, anche i palestinesi hanno dei diritti. Gli stessi diritti".  

Il voto

Ventiquattro voti a favore, nove contrari e quattordici astenuti, tra cui l'Italia. Ecco come hanno votato i 47 Paesi alle Nazioni Unite. Hanno votato a favore della risoluzione: Argentina, Armenia, Bahrain, Bangladesh, Bolivia, Burkina Faso, Cina, Costa d'Avorio, Cuba, Eritrea, Gabon, Indonesia, Libia, Mauritania, Messico, Namibia, Pakistan, Filippine, Russia, Senegal, Somalia, Sudan, Uzbekistan, Venezuela. Hanno votato contro: Austria, Bulgaria, Camerun, Repubblica Ceca, Germania, Malawi, Isole Marshall, Regno Unito, Uruguay. Si sono astenuti: Bahamas, Brasile, Danimarca, Fiji, Francia, India, Italia, Giappone, Nepal, Olanda, Polonia, Corea del Sud, Togo, Ucraina. 

La reazione di Israele

Israele ha reagito durezza, accusando la risoluzione di ipocrisia e dichiarando di non voler collaborare in alcun modo con l'indagine. "Respingiamo la risoluzione adottata dall'Hrc, un'istituzione con una maggioranza anti israeliana, guidata da ipocrisia e assurdità", si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri. "Ogni risoluzione che non condanni il lancio di 4.300 razzi da parte di una organizzazione terrorista contro i civili israeliani e non menzioni l'organizzazione terrorista Hamas è un fallimento morale e una macchia sull'Onu e la comunità internazionale".  La risoluzione "ignora completamente" il "doppio crimine di guerra di Hamas", che "ha sparato da luoghi civili a Gaza contro civili israeliani", continua il ministero, accusando la risoluzione di voler "incriminare le azioni d'Israele per difendere la sua popolazione". Il comunicato termina con un ringraziamento a quei Paesi "che non hanno sostenuto questa oltraggiosa risoluzione". Presentata dai paesi musulmani che fanno parte dei 47 membri del Consiglio, la risoluzione è passata con 24 voti favorevoli, 9 contrari e 14 astensioni.