Pechino 2022, il Covid ha già vinto: Olimpiadi invernali senza spettatori

Solo inviti riservati per assistere dal vivo alle gare in Cina

La notizia era nell'aria: non saranno messi in vendita biglietti per assistere ai Giochi invernali di Pechino, al via il prossimo 4 febbraio con la cerimonia inaugurale. Si potrà accedere solo su invito. E' questa la decisione finale degli organizzatori, assunta data l'attuale situazione pandemica, al fine di garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. La Cina cerca di correre ai ripari per evitare che la variante Omicron entri in maniera significativa nel Paese facendo aumentare i casi e mettendo in difficoltà l'organizzazione stessa dei Giochi. I pochissimi casi registrati negli ultimi giorni mettono in difficoltà la politica del "contagio zero" che la Cina sta perseguendo fin dall'inizio della pandemia. Dunque, solo inviti selezionati e mirati per assistere dal vivo alle gare con la richiesta che questi "fortunati" rispettino rigorosamente le contromisure COVID-19 prima, durante e dopo ogni evento così da contribuire a creare un ambiente assolutamente sicuro per gli atleti.

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L'annuncio fa seguito ai principi della politica di prevenzione e controllo della pandemia per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Pechino 2022, pubblicati il 29 settembre scorso. Uno dei principi era che nessun biglietto sarebbe stato venduto a spettatori al di fuori della Cina e che i biglietti sarebbero stati venduti esclusivamente agli spettatori residenti in Cina che avrebbero soddisfatto i requisiti delle contromisure Covid-19. L'ipotesi era di poter "aprire" al 50% della capienza dei vari impianti. Ma i casi, seppure pochi, degli ultimi giorni hanno indotto gli organizzatori a decidere per l'annullamento della vendita dei tagliandi

Le autorità cinesi tentano in tutti i modi di perseguire il loro scopo: è stato disposto anche di sanificare tutta la posta proveniente dall'estero. E inoltre, ulteriori strette stanno arrivando anche per chi dovrà recarsi in Cina per assistere ai Giochi: atleti, tecnici, giornalisti sono destinati a entrare in una bolla dedicata, senza contatti con la popolazione. Un aggiornamento sulla modalità dei test da effettuare all'arrivo in aeroporto dispone che ci sarà un test aggiuntivo in caso di primo tampone positivo e secondo negativo. Ma per sbarcare a Pechino occorrono due tamponi molecolari (naturalmente negativi) da effettuare nelle 96 ore prima della partenza dal proprio Paese e una app con all'interno due QR con semaforo verde (l'equivalente del nostro green pass) da esibire una volta sbarcato e che tale deve rimanere per tutto il tempo del soggiorno. E poi tamponi giornalieri e, in caso di contatto stretto, due volte al giorno per sette giorni.