Nigeria, paga il riscatto per i bambini sequestrati. Troppo basso: rapito l'intermediario

Gli studenti di una scuola coranica erano stati portati via a maggio. I banditi non hanno ritenuto soddisfacente il denaro raccolto dalle famiglie

L'assalto alla scuola coranica

L'assalto alla scuola coranica

Quello dei rapimenti in Nigeria è un problema drammatico, una vera e propria piaga ormai. Con risvolti sempre più incredibili. La persona incaricata di pagare il riscatto per la liberazione di un centinaio di bambini nigeriani rapiti nello scorso mese di maggio è stata a sua volta rapita. Lo ha annunciato il preside della scuola islamica dalla quale erano stati rapiti i bambini. Lo scorso 30 maggio, circa 200 motociclisti armati hanno assalito la città di Tegina rapendo 136 studenti di un seminario islamico. Una quindicina degli ostaggi è poi riuscita a fuggire dal villaggio dello Stato di Zamfara nel quale erano detenuti, approfittando del sonno di chi li sorvegliava.

Il 20 luglio, i genitori dei bambini e i funzionari della scuola hanno incaricato un uomo di 60 anni, Kassim Tegina, di consegnare 30 milioni di naira, pari a circa 73 mila dollari, ai rapitori, i quali però dopo essersi fatti consegnare il denaro lo hanno sequestrato senza rilasciare gli ostaggi, ha spiegato il preside. "Hanno considerato troppo basso il riscatto", nonostante fosse stato concordato, dopo una trattativa, ha aggiunto.