Guerra fredda tra Russia e Ue, Mosca vieta l'ingresso al presidente Sassoli

Il ministero degli Esteri russo, oltre al prediente del parlamento, ha incluso nella blacklist anche altri sette rappresentantiti delle strutture ufficiali dell'Unione

David Sassoli

David Sassoli

Mosca, 30 aprile 2021 - La guerra fredda politica tra Unione Europea e Russia ora diventa anche diplomatica. Mosca ha deciso di vietare l'ingresso nel Paese a otto cittadini degli Stati membri Ue e rappresentanti delle strutture ufficiali dell'Unione europea, tra loro anche anche il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, in risposta a misure punitive prese da Bruxelles contro Mosca.

Lo ha annunciato il ministero degli Esteri russo che ha incluso nella blacklist oltre al  presidente del Parlamento europeo David Sassoli anche Vera Jourova, vicepresidente della Commissione europea per i Valori e la trasparenza. In una nota il ministero degli esteri russo accusa la Ue di '"ontinuare la sua politica di illegittime misure restrittive unilaterali contro cittadini russi e organizzazioni'" Colpiti dalle restrizioni Ivars Abolins, presidente del Consiglio nazionale della Lettonia per i media elettronici; Maris Baltin, direttore del Centro statale per il linguaggio della Lettonia; Jacques Maire, membro della delegazione della Francia all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa; Jorg Raupach, capo della procura di Berlino; Osa Scott, capo del laboratorio di chimica, biologia, radiazioni e sicurezza nucleare dell'istituto di ricerca di difesa della Svezia; Ilmar Tomusk, capo del dipartimento per il linguaggio dell'Estonia.

Il comunicato russo

"L'Unione europea - si legge nel comunicato - continua la politica di misure restrittive unilaterali illegittime contro i cittadini e le organizzazioni russe. Solo nel marzo 2021, sei russi sono stati soggetti a restrizioni UE illegali. Questa pratica è contraria alla Carta delle Nazioni Unite e alle norme fondamentali del diritto internazionale. E' accompagnato da isteria anti-russa deliberatamente dispersa nei media occidentali. Non supportato da prove. Tutte le nostre proposte per risolvere eventuali problematiche che sorgono tra la  Russia e l'UE vengono costantemente ignorate o respinte".   "Tali azioni dell'Unione europea - prosegue il documento - non lasciano dubbi sul fatto che il loro vero obiettivo sia frenare ad ogni costo lo sviluppo del nostro paese. Per imporre il loro concetto unilaterale di un 'ordine mondiale basato su regole' che mina il diritto internazionale. Lanciare una sfida aperta all'indipendenza della politica estera e interna russa; questo viene fatto apertamente e deliberatamente. E, naturalmente, con la conoscenza e l'incoraggiamento degli Stati Uniti, che non nascondono il loro interesse a trasformare l'Europa in un'arena di acuto confronto geopolitico".

La risposta di Sassoli 

"Sono appena stato inserito tra le personalità non gradite dalla Russia di Putin. E questo a causa delle mie ripetute prese di posizione in favore della liberta' di espressione e di pensiero e in difesa dei dissidenti politici. Di una cosa si puo' essere certi: non mi lascero' intimidire. Grazie a tutte e tutti voi per la solidarieta'!". Così su  Facebook il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli replica al suo inserimento nella lista nera di Mosca.

L'ambasciatore Ue

Solo qualche giorno orsono l'ambasciatore dell' Ue in  Russia, Markus Ederer, aveva espresso la convinzione che le relazioni tra la Federazione russa e il blocco europeo sono al loro punto più basso dalla fine della Guerra fredda e stanno peggiorando ulteriormente.  "Dobbiamo guardare alla situazione attuale nelle relazioni Ue- Russia. Siamo fondamentalmente al nostro punto più basso dalla fine della Guerra Fredda. E stiamo affondando dinamicamente sempre più in basso ogni giorno". Dalle parole ai fatti il passo è stato breve.

Tra gli elementi di rottura tra Ue e Russia soprattutto il caso Navalny ma anche l'Ucraina e la questione del Donbass con il parlamento europeo che ieri si è detto "profondamente preoccupato" per le recenti operazioni russe al confine con l'Ucraina e del coinvolgimento dei servizi segreti russi con le esplosioni in Repubblica Ceca.

Le reazioni

Immediate le reazioni dalla Ue e dagli Stati menbri. "Solidarietà a David Sassoli, Vera Jurova e altri esponenti europei colpiti dalle sanzioni russe. Tanto ingiustificate quanto inutili" è stata espressa dal commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, su Twitter. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha sentito immediatamente Sassoli per esprimergli "piena solidarieta'". La stessa solidarietà che al presidente Sassoli è giunta da tutto il fronte politico europeo e italiano.

Per il presidente del gruppo del Ppe all'Eurocamera, Manfred Webe "Putin, può sanzionare tutti i deputati che vuole, ma non ci metterà a tacere. Piena solidarietà da parte del gruppo del Partito popolare europeo a David Sassoli e Vera Jourova".  L'eurodeputato belga di Renew Europe Guy Verhofstadt, finito nella lista nera di Mosca già nel 2015 dopo le prime sanzioni europee contro la  Russia in seguito all'annessione della Crimea ha commentato su Twitter: "La  Russia mette David Sassoli e la commissaria Vera Jourova sulla lista nera. Sono in buona compagnia, io ci sono da anni. Quanto peggio deve andare prima che l'Ue vada oltre le sanzioni simboliche e colpisca gli oligarchi intorno a Putin".