ExoMars, scoperti nuovo gas e perdite d'acqua su Marte

Il Trace gas orbiter ha trovato per la prima volta il cloruro di idrogeno

La trivella per ExoMars realizzata da Leonardo Nerviano

La trivella per ExoMars realizzata da Leonardo Nerviano

Nerviano (Milano), 11 febbraio 2021 - Missione compiuta. Perlomeno per cominciare. Iniziano ad arrivare le prime scoperte epocali da ExoMars, la missione spaziale che vede la collaborazione fra l'agenzia spaziale europea Esa e quella russa Roscosmos. E sono scoperte che, in qualche modo, parlano italano. Il Trace gas orbiter, ovvero il meccanismo che rileva la presenza di gas, contiene componenti realizzate negli stabilimenti di Leonardo, società che ha stabilimenti a Nerviano in provincia di Milano e a Campi Bisenzio in provincia di Firenze.

Proprio il Trace gas orbiter ha trovato nell'atmosfera di Marte un nuovo gas.  "Abbiamo scoperto il cloruro di idrogeno per la prima volta su Marte. Questo è il primo rilevamento di gas alogeno nell'atmosfera marziana e rappresenta un nuovo ciclo chimico da studiare" ha affermato Kevin Olsen dell'Università di Oxford, nel Regno Unito, uno degli scienziati principali della scoperta. Una scoperta di non poco conto, visto che questo cambia del tutto le prospettive dell'interazione fra superficie e atmosfera marziana. Un'interazione che, anche  grazie alla presenza di sale marino sul suolo del pianeta, apre un ulteriore campo di studi.

Un nuovo gas, ma non solo. Il veicolo spaziale ha carpito anche alcune fondamentali informazioni su come il Pianeta rosso starebbe perdendo acqua. Sarebbero infatti stati tre gli episodi che, secondo le risultanze della missione ExoMars, avrebbero causato la perdita di acqua: la tempesta di sabbia globale del 2018, una breve ma intense tempesta a livello regionale nel gennaio 2019, e il rilascio di acqua dalla calotte polare meridionale durante i mesi estivi legata al cambiamento di stagione. I dati raccolti dalla sonda ExoMars permettono di esplorare l'atmosfera di Marte come mai era avvenuto prima. In attesa che arrivino nuove informazioni dall'esame del suolo marziano. Intanto si guarda al futuro: nel 20206, quando Marte avrà festeggiato il proprio trentottesimo capodanno, partirà dalla Terra la seconda missione.