Combatteva come mercenario nelle truppe filorusse in Ucraina: arrestato 28enne italiano

Le indagini hanno coinvolto anche i carabinieri di Lodi e Messina dove ha vissuto la famiglia del ragazzo

Mercenari nella guerra in Donbass

Mercenari nella guerra in Donbass

Messina, Lodi e conflitto in Ucraina. Cosa hanno in comune queste tre località? All'apperenza nulla. Ma sono tenute insieme da un filone di lotta, intrighi, guerra, affari e giochi di potere internazionali. E forse, chissà, anche di ideali. Quali siano le motivazioni che hanno portato un 28enne italiano a combattere come mercenario nella guerra fra truppe filorusse e ucraine occorrerà stabilirlo. Di certo il giovane è stato arrestato nell'ambito delle indagini del Ros che sta ora indagando sulla struttura organizzata attiva nell'area tra l'Italia e l'Ucraina per la recluta di mercenari.

Un 28enne messinese è stato arrestato dai carabinieri del Ros: il giovane combatteva come mercenario per le milizie filorusse nel conflitto in Ucraina. Il giovane era stato reclutato in Italia, combatteva dal 2016 nel Donbass e faceva parte di un gruppo criminale impegnato in più Stati. Il Ros sta ora indagando sulla struttura organizzata attiva nell'area tra l'Italia e l'Ucraina, che recluta e finanzia mercenari destinati ad integrare le fila delle milizie separatiste filorusse nella regione del Donbass.

L'arresto è avvenuto all'estero, dove il giovane si sarebbe trasferito dal 2016 per svolgere l'attività di 'combattente illegittimò. Le ricerche si sono svolte a Messina e Lodi, ultime città dove risiedeva la famiglia del ricercato. Il giovane arrestato condivideva sui social le proprie attività militari con amici e congiunti, alcuni dei quali gli chiedevano consigli e indicazioni per intraprendere la stessa attività.

La vicenda conferma, secondo gli investigatori, l'esistenza e l'operatività di una struttura organizzata attiva nell'area Italia - Ucraina, che recluta finanzia mercenari destinati ad integrare le fila delle milizie separatiste filorusse nella regione del Donbass, già emersa da un'indagine simile condotta dal Ros nel 2018. Sono ora in corso perquisizioni per definire il ruolo di eventuali facilitatori che avrebbero agevolato e sostenuto, anche finanziariamente, le attività dei mercenari nel Donbass. L'arresto di oggi è avvenuto anche con il supporto dei Comandi Provinciali di Messina e Lodi.