Covid, il caso Marocco: la variante Delta decuplica i contagi in meno di un mese

Da 288 casi al giorno a 2.853 in meno di quattro settimane: vietate le preghiere comunitarie per il giorno della festa del Ramadan

Marocco in ginocchio per il Covid, è allarme rosso

Marocco in ginocchio per il Covid, è allarme rosso

Rabat - Un esempio signigficativo dei devatsanti effetti della variante Delta arriva dal Marocco, dove i contagi sono decuplicati in meno di un mese, nonostante i vaccini. Il passaggio dai 288 casi del 21 giugno ai 2.853 del 17 luglio descrive una propagazione molto più rapida di quella che per esempio portò al picco dell'autunno 2020, con 6.195 casi in sole 24 ore. Quel picco, raccontano le statistiche del ministero della Salute, era stato raggiunto gradualmente in 115 giorni con il passaggio dai 249 dell'11 luglio ai 2.776 del 4 ottobre, fino agli oltre 6mila del 13 novembre.

ra, con la variante Delta, sono bastati 26 giorni per la stessa progressione. Sono al momento 15.253 i casi attivi di cui 481 ospedalizzati in condizioni critiche. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è balzato dal 7,3 per cento degli inizi di luglio al 15,2 di oggi. Casablanca continua ad essere la metropoli più colpita. Con l'Aid Kebira, la Festa del Sacrificio, alle porte, chiusure e coprifuoco diventano impopolari, soprattutto in vista delle elezioni politiche d'autunno. Sono state vietate le preghiere comunitarie per il giorno della festa, principale ricorrenza del calendario islamico. Procede, intanto, la campagna di vaccinazioni che ha raggiunto la popolazione nella fascia dei 39-35 anni di età.