Mentre gli occhi del mondo sono rivolti all'Ucraina e alle conseguenze dell'invasione russa sugli equilibri geopolitici ed economici del piantea, in Libia la situazione è più che allarmante. I ministri degli Esteri Hafez Gaddour - ex ambasciatore libico in Italia -, quella della Cultura Salha Al Druqi e quello dell'Educazione, Salha Al Darawqui, sarebbero stati rapiti mentre era in corso il loro trasferimento da Misurata verso Tobruk dove oggi era prevista la cerimonia di giuramento del nuovo governo di Fathi Bashaga, che il 1° marzo ha incassato la fiducia della Camera dei rappresentanti. Secondo media libici il convoglio di auto sarebbe stato al centro di un conflitto a fuoco questa mattina intorno alle 7, mentre lo spazio aereo libico risulta essere al momento chiuso. Secondo un'informazione di Abaadnews rilanciata via Twitter dall'analista tedesco Wolfram Lacher il rapimento sarebbe opera di "un gruppo armato affiliato" al premier libico Abdel Hamid Dbeibah . Sulla chiusura dello spazio aereo, Bashaga si era rivolto al procuratore generale, Al Siddiq Al Sour: "Abbiamo ricevuto informazioni che il precedente Governo, il cui mandato è scaduto, si è approfittato dell'autorità, in quanto non esiste una legge per chiudere completamente lo spazio aereo libico: questa è una chiara violazione del diritto di movimento costituzionalmente garantito e un attacco alle autorità costituzionali e politiche, che impedisce loro di esercitare i propri doveri e di svolgere i propri compiti". Per Bashaga il comportamento del governo uscente è "punibile ai sensi dell'articolo 204 del codice penale libico, il quale prevede la pena di morte contro chiunque commetta un atto che impedisca al capo dello Stato, all'autorità legislativa o al governo, in tutto o in parte, di svolgere la propria attività o di esercitare i poteri che gli sono legalmente conferiti, anche se il divieto è temporaneo". Dbeibah ha dichiarato in un video che dare fiducia a un ...
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