Disgelo Usa-Russia, al lavoro insieme sul clima

Telefonata di Kerry a Lavrov. Il Cremlino, nel suo momento più difficile per la diplomazia: "Serve la più ampia cooperazione"

Il responsabile Usa per l'ambiente John Kerry

Il responsabile Usa per l'ambiente John Kerry

 Mosca, 16 febbraio 2021 - In uno dei momenti più difficili per la diplomazia russa, alle prese con il gelo dei rapporti con la Ue, la fronda internazionale sul caso Navalny, la crisi del nucleare iraniano e il dopo-Trump, un salvagente al Cremlino sembra clamorosamente arrivare proprio dall’amministrazione Biden. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha avuto  una conversazione telefonica con l’inviato statunitense per il cambiamento climatico, John Kerry: lo ha reso noto la Nbc citando lo stesso  ministero degli Esteri russo.

 «Durante la conversazione - spiega Lavrov - sono state sollevate questioni relative all’attuazione dell’accordo sul clima di Parigi» (in vista della conferenza che si terrà a Glasgow dall’1 al 12 novembre 2021: ndr.). La Russia, aggiunge Lavrov «ha accolto» positivamente il ritorno degli Stati Uniti, frutto di una delle prime decisioni del neopresidente Joe Biden.  Kerry e Lavrov hanno anche «sottolineato la necessità di una più ampia cooperazione internazionale possibile» in materia ambientale, e  concordato di «sviluppare la cooperazione» all’interno del Consiglio Artico, un forum intergovernativo che riunisce gli otto Paesi di confine di questa regione considerata strategica.  

La conversazione, tiene a recisare Lavrov, è avvenuta su richiesta di Washington. , ma il ministro degli Esteri del Cremlino ha apprezzato “la scelta della nuova amministrazione Usa di tornare in questo accordo multilaterale chiave che fornisce un affidabile quadro legale internazionale per un aggiustamento del clima nel lungo periodo”.  Lavrov e Kerry, hanno concordato di stabilire un contatto tra le autorità competenti di Russia e Usa in relazione agli imminenti e importanti lavori preparatori per la Cop26 di Glasgow. “Nel complesso, le due parti hanno sottolineato la necessita’ di stabilire la cooperazione internazionale piu’ larga possibile su tali questioni, prendendo in considerazione i fattori ambientali, economici sociali e politici e gli interessi di tutti i Paesi senza eccezione”.