Ucraina, prove di pace tra Russia e Usa: "Mosca non attaccherà, ma ora risposte scritte"

Crescono le speranze dopo gli annunci di de-escalation seguite all'incontro tra i due ministri degli Esteri Blinken e Lavrov. Il nodo dei missili a Cuba e Venezuela

La stretta di mano tra Blinken e Lavrov che fa sperare sull'Ucraina

La stretta di mano tra Blinken e Lavrov che fa sperare sull'Ucraina

Ginevra - Il colloquio di oggi a Ginevra con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, durato circa un’ora e mezza e terminato attorno a mezzogiorno, è stato “aperto e utile”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Gli Stati Uniti forniranno la prossima settimana risposte scritte alle richieste russe riguardo alle loro garanzie di sicurezza. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, riferendo alla stampa sull’incontro avuto oggi a Ginevra con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

“Blinken mi ha detto di essere soddisfatto dello scambio di opinioni avuto, che li aiuterà la prossima settimana a fornirci una risposta scritta”, ha detto Lavrov.Durante i colloqui con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, “non e’ stato toccato” il tema del dispiegamento di armi e infrastrutture militari russe a Cuba e in Venezuela, in caso di mancate risposte da Washington e Nato sulle garanzie di sicurezza in Europa.I colloqui odierni con il segretario di Stato Usa Antony Blinken “non sono la fine del nostro dialogo” sulla situazione in Ucraina. Secondo lavrov "Mosca non chiede il riconoscimento di zone d'influenza, ma quello che la Nato sta facendo con l'Ucraina dimostra che l'Alleanza la considera tra le proprie zone".

Lavrov, ha ribadito nei colloqui con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che Mosca “non ha mai minacciato il popolo ucraino”. Così il capo della diplomazia russa dopo i colloqui a Ginevra con Blinken, a Ginevra, incentrati sugli sforzi per una de-escalation sull’Ucraina. “Piu’ di una volta abbiamo spiegato che non intendiamo attaccare l’Ucraina”, ha insistito Lavrov. Nei giorni scorsi Mosca aveva inviato segnali minacciosi, annunciando per le prossime settimane grandi manovre che si terranno contemporaneamente nel Mediterraneo, nell’Atlantico e nei Mari del Nord, con oltre 140 navi da guerra ed almeno 10 mila soldati

In questa cornice Baerbock e Blinken hanno accordato ieri a Berlino gli strumenti della diplomazia. Dal canto loro gli Usa hanno dato il via libera a tre Paesi Baltici perche’ inviino armi di fabbricazione americana in Ucraina. Lo hanno riferito fonti dell’amministrazione Usa. La decisione consentira’ a Estonia, Lituania e Lettonia di inviare armi anticarro e sistemi di difesa aerea Stinger per le forze ucraine.L’amministrazione Biden ha anche notificato al Congresso che intende fornire all’ Ucraina cinque elicotteri da trasporto Mi-17: gli elicotteri, che sono di fabbricazione russa, erano stati destinati all’esercito afghano e venivano riparati in Ucraina.

Il Regno Unito sta valutando la possibilità di inviare altre centinaia di truppe nei Paesi Nato vicino all'Ucraina, come azione di "deterrenza" nei confronti della Russia. Lo hanno riferito al Times fonti della Difesa.  Il quotidiano britannico ricorda che la Nato ha avviato una discussione sul possibile rafforzamento della propria presenza in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Il Regno Unito guida già un dispiegamento di 1.200 uomini in Estonia, composto da 830 soldati britannici e oltre 300 militari francesi, munito di carri armati, veicoli corazzati da combattimento, artiglieria, ingegneri e mezzi di difesa aerea e di intelligence.

Altri 140 soldati britannici sono presenti in Polonia come parte della missione Nato Forward Presence.  Secondo i piani in discussione al ministero della Difesa, il Regno Unito sta valutando di rafforzare queste missioni con "centinaia" di soldati pronti al combattimento, che potrebbero essere dispiegati con un breve preavviso.