Kabul, attentato alla moschea: 12 vittime tra cui l'imam

L'esplosione rompe la tregua di tre giorni concordata fra Talebani e governo per il ritiro delle truppe Nato dal Paese

La disperazione di un fedele, nell'attentato è rimasto ucciso anche l'imam della moschea

La disperazione di un fedele, nell'attentato è rimasto ucciso anche l'imam della moschea

Kabul (Afghanistan) - Dopo la scuola femminile, la moschea. Si aggrava il bilancio dell’esplosione che stamani ha riportato il terrore a Kabul alla fine del Ramadan, mese sacro all’Islam. L’ultimo bollettino della polizia afghana parla di almeno 12 morti e 15 feriti per l’esplosione avvenuta all’interno di una moschea nel distretto di Shakar Dara, a nord di Kabul, durante le preghiere del venerdì. Fra le vittime c’è l’imam della moschea Haji Bakhshi nella zona di Qala-e-Murad Bek. L’esplosione sarebbe stata provocata da un ordigno piazzato all’interno del luogo di culto. L’attacco non è stato sinora rivendicato.

L’attacco è avvenuto durante la preghiera del venerdì. Oggi per l’Afghanistan, dove è iniziato da poco il ritiro delle forze Nato, sarebbe stato il secondo dei tre giorni del cessate il fuoco annunciato dai Talebani e dal presidente Ashraf Ghani in occasione dell’Aid al Fitr, la festa musulmana che segna la fine del digiuno del Ramadan. L’attentato ha violato dunque  il cessate-il-fuoco deciso subito dopo il ritiro degli Stati Uniti.  

Il cessate il fuoco di tre giorni pareva una boccata di ossigeno per il Paese, alla luce dell’intensificarsi delle violenze dopo l’avvio del ritiro delle truppe americane il 1 maggio scorso. La settimana scorsa, un attentato fuori da una scuola femminile nel quartiere a maggioranza Hazara di Kabul ha fatto almeno 55 morti, in stragrande maggioranza studentesse adolescenti.  L’esplosione era avvenuta nei pressi di una scuola nel distretto di Dasht-e-Barchi, area popolata dagli hazara sciiti. Nessuno al momento ha rivendicato la responsabilità dell’attacco. Sarebbero quasi tutte studentesse le vittime dell’esplosione. Secondo i testimoni l’autobomba sarebbe esplosa mentre le ragazze stavano lasciando la scuola. La detonazione è stata seguita da altre due esplosioni che potrebbero essere state causate da razzi.

Le autorita’ hanno dispiegato forze di sicurezza presso le principali moschee a Kabul mentre i fedeli si riunivano per le preghiere. Una folla si e’ poi radunata nei parchi della citta’ per festeggiare la festivita’. Fino alla bomba nella moschea non si erano registrate violazioni della tregua. Le forze statunitensi hanno completato intanto il ritiro dalla base aerea di Kandahar, la seconda più importante dell’ Afghanistan: lo ha reso noto il governo di Kabul. “La base non ci è stata ufficialmente riconsegnata ma posso confermare che il ritiro ha avuto luogo mercoledì”, ha dichiarato un portavoce delle forze armate afgane. L’amministrazione Biden aveva annunciato nell’aprile scorso che le forze statunitensi avrebbero lasciato il Paese entro il settembre del 2021. Con loro l’ultimo contingente della missione spagnola in Afghanistan, composto da 24 militari e due interpreti, è rientrato alla base aerea di Torrejn de Ardoz, vicino a Madrid.