Israele, inferno nella notte sulla Striscia di Gaza

Sale a 115 il numero dei morti. Circa 160 jet hanno partecipato all'operazione aerea contro una rete di infrastrutture sotterranee scavate da Hamas. Smentito l'uso di truppe di terra

Sarebbero 115 i morti a Gaza dall'inizio dei  bombardamenti

Sarebbero 115 i morti a Gaza dall'inizio dei bombardamenti

Ancora una notte di guerra nella striscia di Gaza. Nella più grande operazione dall'inizio della nuova escalation militare,  Israele ha effettuato 50 'round' di bombardamenti terrestri e aerei in 40 minuti. Lo ha riferito l'esercito, spiegando che negli attacchi sono stati utilizzati 160 aerei, artiglieria e fanteria. L'esercito israeliano ha confermato che le sue truppe non sono entrate nella Striscia, dopo le notizie che indicavano l'inizio di un'offensiva di terra. "C'e' stata una mancanza di comunicazione interna", ha dichiarato il portavoce militare Jonathan Conricus, che si è assunto la responsabilità'. Violenta anche la risposta di Hamas che ha fatto sapere di aver lanciato questa notte una cinquantina di razzi verso Israele, decine dei quali sono stati intercettati dal sistema di difesa antimissile Iron Dome. Nel mirino degli attacchi ci Ashdod, Beersheba e altre località' israeliane. Le forze di difesa israeliane hanno ordinato "a tutta la popolazione nel raggio di 4 chilometri dalla frontiera con  Gaza di raggiungere "un rifugio anti-razzo e di rimanervi fino a nuovo avviso"

Le vittime

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, sono 115 i  palestinesi  morti nell'enclave dall'inizio dei combattimenti lunedì. Lo riporta il Times of Israel. Il ministero ha aggiunto che 600 sono stati feriti.  Israele sostiene che la maggior parte delle vittime siano membri di gruppi armati palestinesi o siano state uccise da un razzo di Hamas che è atterrato all'interno della Striscia. Sono invece  nove i morti in Israele dall'inizio, lunedì, delle ostilità con Hamas. Nelle ultime ore, riporta il Times of Israel, i medici dello Sheba Medical Center di Ramat Gan, a est di Tel Aviv, hanno confermato il decesso di una 50enne che era rimasta gravemente ferita nella corsa per raggiungere, martedì scorso, un rifugio durante un allarme per la pioggia di razzi dalla Striscia di Gaza. Nelle ultime ore è morta anche una 87enne caduta mentre suonavano le sirene di allarme per gli attacchi con razzi dall'enclave palestinese.

L'operazione notturna 

Israele dunque questa notte  ha lanciato nella notte un intenso attacco aereo nella Striscia di Gaza, mentre - stando ad al-Jazeera - proseguono le operazioni. Secondo i militari, riporta il Times of Israel, circa 160 jet hanno partecipato all'operazione aerea contro una rete di infrastrutture sotterranee scavate da Hamas sotto la città di Gaza che viene descritta come la più vasta dall'inizio, lunedì, delle ostilità. In circa 40 minuti, si legge, sono stati lanciati 450 missili contro 150 obiettivi nel nord di Gaza. Tank e artiglieria sul confine con Gaza hanno partecipato alle operazioni contro obiettivi di Hamas. Per ora le truppe di terra israeliane non sono entrate nella Striscia di Gaza. Intanto al-Jazeera cita notizie dell'agenzia Safa secondo cui stamani altri bombardamenti israeliani hanno colpito diverse aree nel nord e nell'est della città di Gaza, oltre alla località di al-Fakhari, a est di Khan Yunis.   

Secondo la stessa al-Jazeera, che cita ancora l'agenzia Safa, "intensi" bombardamenti dell'artiglieria hanno colpito anche a est della zona di Deir al-Balah, a sud della città di Gaza. Le stesse fonti segnalano operazioni anche a est di Maghazi, sempre nella zona di Deir al-Balah.

Benjamin Netanyahu

Il  premier Benjamin Netanyahu  riferendosi ai disordini e scontri tra israeliani e palestinesi che si stanno registrando in contemporanea con il conflitto con Hamas è stato chiarissimo:  "Appoggiamo al cento per cento la polizia ed il resto delle forze di sicurezza per riportare la legge e l'ordine nelle città di  Israele. Non tollereremo l'anarchia". "Quello che succede nelle città israeliane è molto grave. Gruppi di facinorosi arabi colpiscono ebrei in quanto tali". Netanyahu ha precisato che si tratta "di una minoranza violenta" che vuole colpire "il tessuto sociale costruito per anni fra arabi ed ebrei". "Tutti devono condannare la violenza sia degli arabi contro gli ebrei, sia degli ebrei contro gli arabi. Lo faccio ad alta voce senza esitare".

Fallisce la mediazione egiziana

La delegazione della sicurezza egiziana che si era recata a Tel Aviv per cercare di mediare un cessate il fuoco tra Hamas e Israele è rientrata al Cairo, spiegando che le autorità dello Stato ebraico hanno rifiutato una proposta di tregua. Lo riporta l'emittente al-Arabiya  spiegando che i mediatori egiziani avevano elaborato un piano per una ''tregua umanitaria''. Ieri fonti sempre di al-Arabiya avevano anticipato che  Israele aveva chiesto la rimozione di tutte le armi dalla Striscia di Gaza come condizione.  Israele ha respinto la richiesta egiziana per un cessate il fuoco umanitario. La delegazione egiziana ha lascato Tel Aviv temendo l'inizio di una operazione militare'', ha riferito la fonte citata da al-Arabiya. La proposta egiziana era quella di una tregua della durata di un anno con la supervisione del Cairo.  Prima di recarsi a Tel Aviv, la delegazione egiziana si era recata nella Striscia di Gaza dove aveva incontrato leader di Hamas. Già in passato l'Egitto aveva svolto un ruolo di mediazione tra israeliani e palestinesi.

Medici Senza Frontiere: verso la catastrofe

Dopo i violenti scontri a Gerusalemme in cui sono rimasti feriti centinaia di palestinesi, compresi bambini, Medici Senza Frontiere  ritiene inaccettabile l'uso della forza da parte della polizia israeliana e lancia l'allarme sull`impatto devastante della violenza nella Striscia di Gaza.  "I bombardamenti israeliani sono incredibilmente pesanti e più intensi rispetto al passato" dichiara Hellen Ottens-Patterson, capomissione di  MSF nei Territori palestinesi. "Hanno distrutto molte case ed edifici intorno a noi. Le persone sono intrappolate, perché non è sicuro né uscire né restare all`interno delle proprie abitazioni. Gli operatori sanitari stanno correndo rischi incredibili, se pur necessari, per muoversi".   "I nostri team hanno dovuto curare gravi ferite causate dalla polizia israeliana a uomini, donne e bambini" continua Ottens-Patterson di MSF. "Hanno assistito bambini di 12 anni feriti da proiettili di gomma. È stata la peggiore violenza a cui le équipe di  MSF hanno assistito a Gerusalemme da anni"