Israele, spari contro un autobus: otto feriti. Gravissima donna incinta, morto il bimbo

Il bambino è stato fatto nascere con un parto d'urgenza ma dopo poche ore è morto. L'attentatore si è consegnato

Gerusalemme, 14 agosto 2022 - Si è consegnato stamane alle forze di sicurezza l'uomo sospettato di aver compiuto in Israele un attentato terroristico sparando contro un autobus a Gerusalemme sabato sera nei pressi della Tomba di Re Davide e un parcheggio della zona, situato vicino al Muro Occidentale. Lo riporta il Jerusalem post. Almeno otto persone sono state ferite. La caccia all'uomo è proseguita per tutta la notte secondo quanto riferito da un portavoce della Polizia di Israele. Il sospetto è stato interrogato e gli è stata confiscata la pistola. L'attentatore si chiama Amir Sidawi, ha 26 anni ed è residente a Gerusalemme Est. Secondo il Time of Israel l'uomo è giunto in taxi alla stazione di Polizia dove si è costituito. 

Due feriti, riferiscono i soccorritori, sono in gravi condizioni, tra cui una trentacinquenne incinta che era seduta in un'automobile vicino al bus. La donna ha subito una ferita all'addome definita "complessa" dai medici ed è in pericolo di vita. Il bambino è stato fatto nascere con un parto d'urgenza ma dopo poche ore è morto. Il secondo ferito grave e' un turista statunitense che e' stato sedato e attaccato a un respiratore. Anche la moglie del turista è rimasta ferita ma in modo non grave. "Il bus era pieno, affollato. Ho sostato alla fermata della Tomba di Re Davide e ho sentito il rumore di spari, le persone hanno iniziato a urlare, alcuni sono stati feriti all'interno del bus", ha raccontato ai media israeliani il conducente, Daniel Kaviensky, il quale ha spiegato di non essersi potuto allontanare perche' i passeggeri stavano aiutando a salire una donna in sedia a rotelle e la rampa stava impedendo la chiusura della porta.

Intanto la fazione palestinese Hamas ha lodato e definito "eroico" l'attacco a un bus nella Città Vecchia di Gerusalemme. Lo riporta il Times of Israel. Hamas ha definito l'attentato "una risposta naturale ai crimini quotidiani dell'occupazione contro la nostra gente, il nostro Paese e i grandi siti musulmani e cristiani".