Usa, attacco hacker della Nord Corea a Axie Infinity: rubati 620 milioni in criptovalute

Noti come Lazarus Group, sono anche responsabili dell'hackeraggio della Sony Pictures nel 2014

Hacker all'attacco di due ospedali milanesi

Hacker all'attacco di due ospedali milanesi

Roma, 15 aprile 2022 - Non solo hacker russi a colpire istituti di credito, aziende e sistemi informatici statali. Secondo l'Fbi un gruppo di hacker legati alla Corea del Nord sarebbero responsabili del furto di criptovaluta da 620 milioni di dollari che, il mese scorso, ha colpito i giocatori del popolare videgioco Axie Infinity.  Gli hacker, noti come Lazarus Group, sono anche responsabili dell'hackeraggio della Sony Pictures nel 2014, secondo quanto riferito dall'Fbi.  Per hackerare il videogioco Axie  Infinity, gli hacker si sono infiltrati in parte di Ronin, la blockchain sottostante che alimenta il gioco. Gli sviluppatori di Sky Mavis, che gestisce sia Axie Infinity sia Ronin, hanno affermato di aver scoperto la violazione a fine marzo.

 Nessun dubbio sull'origine del megafurto per l'Fbi. "Attraverso le nostre indagini siamo stati in grado di accertare che Lazarus Group e APT38, hacker legati alla Corea del Nord, sono responsabili del furto di 620 milioni di dollari in ethereum del 29 marzo"

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A marzo 2022 la compagnia energetica spagnola Iberdrola aveva  subito un attacco informatico con cui hacker hanno avuto accesso ai dati di 1,3 milioni di clienti.  Secondo quanto precisato da Iberdrola, tra le informazioni sottratte ci sono nomi, indirizzi e numeri di carte d'identità, ma non dati bancari sensibili. L'attacco è andato in scena lo scorso 15 marzo, stesso giorno in cui sono state colpite anche altre aziende o istituzioni come il Congresso dei deputati, secondo l'agenzia di stampa Efe. Ma ad aprile anche in Italai i ministero della Transizione ecologica era finito sotto  un attacco hacker "molto forte. "Siamo andati in autotutela, sono stati interrotti i sistemi e non hanno portato i dati. C'è un'indagine della procura e al momento non possiamo dire nulla di preciso" sull'origine dell'attacco aveva spiegato il ministro Roberto Cingolani, A marzo sotto attacco era finita la piattaforma delle biglietterie di Trenitalia. In questo caso si sarebbe trattato di Hacker russi mossi non da intenti bellici ma dall'intenzione di chiedere un forte riscatto. E prima ancora c'era stato l'attacco informatico al database della Asl di Napoli