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"Cittadini, non partecipate". L'appello ai cittadini russi arriva nientemeno che da alti funzionari russi. Più di 150 deputati hanno infatti firmato una lettera nella quale condannano apertamente l'invasione dell'Ucraina da parte dei soldati russi. "Si tratta di un'atrocità senza precedentei, ci saranno conseguenze catastrofiche" affermano gli alti funzionari puntando il dito in modo netto contro Vladimir Putin. Il presidente russo è ritenuto responsabile "personalmente" di aver mandato truppe in Ucraina e l'attacco è definito "senza alcuna possibile giustificazione".
Una lettera inattesa, ma soprattutto una lettera che fa capire quanto il consenso coatto nei confronti di Vladimir Putin stia mostrando enormi falle. Al di là delle parole, durissime, di condanna senza appello contenute nel documento, ciò che fa molto riflettere è che il presidente russo era sempre riuscito a tenere, almeno formalmente, le redini della situazione. Situazione che invece adesso gli sta sfuggendo di mano. Questo non fa altro che indebolire la sua immagine a livello internazionale, oltre a creargli qualche grattacapo non da poco internamente al Governo. Nella lettera i deputati esortano la popolazione russa a non partecipare all'invasione dell'Ucraina. Oltre alle numerose proteste in tutto il mondo, ora il presidente russo è alle prese anche con dissidi interni. Ora bisognerà capire se questo potrà fargli fare marcia indietro. Il mondo lo chiede.
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