Guerra Ucraina, negoziati in Bielorussia. Cosa hanno detto le delegazioni di Kiev e Mosca

Concluso il primo round di colloqui: le richieste di Zelensky e Putin. I protagonisti di ritorno nelle rispettive capitali: "Alcuni punti di contatto su cui discutere"

La tensione resta altissima. A Kiev e nelle principali città dell'Ucraina si continua a sparare e per la notte sono attesi nuovi bombardamenti da parte dell'esercito russo. Intanto, però, sul fronte diplomatico il primo round di colloqui a Gomel in Bielorussia tra le delegazioni di Russia e Ucraina si è concluso con la definizione di alcuni punti di contatto su cui sarebbe possibile "trovare posizioni comuni" nel prossimo incontro che potrebbe tenersi "tra pochi giorni". Le due delegazioni stanno ora rientrando nelle rispettive capitali per le consultazioni. Secondo il ministro degli Esteri bielorusso, Vladimir Makei, un nuovo incontro potrebbe svolgersi tra un paio di giorni. Prima che i colloqui si concludessero, Kiev ha fatto sapere di volere il ritiro di tutte le truppe russe dal territorio ucraino, comprese Crimea e Donbass. E il presidente russo, Vladimir Putin, ha posto come condizioni il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea e la smilitarizzazione e la neutralità di Kiev. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le posizioni dei due Paesi al termine dei colloqui in Bielorussia.

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I protagonisti al tavolo

La delegazione ucraina era composta da non più di quattro o cinque persone: il viceministro degli Esteri, rappresentanti della sfera militare e politica, e David Arakhamia, segretario del partito del presidente Volodymyr Zelensky. Per quanto riguarda la delegazione russa, erano invece presenti Vladimir Medinsky, consigliere del presidente Vladimir Putin, i viceministri della Difesa e degli Esteri, Alexander Fomin e Andrei Rudenko, l'ambasciatore russo in Bielorussia, Boris Gryzlov, e il capo della Commissione Esteri della Duma, Leonid Slutsky. 

Il capo della delegazione russa

"Nei colloqui con la parte ucraina, durati circa 5 ore, abbiamo discusso in dettaglio tutti i punti all'ordine del giorno e trovato alcuni argomenti su cui prevediamo si possano trovare posizioni comuni", ha detto il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky. "Il prossimo incontro si svolgerà nei prossimi giorni al confine polacco-bielorusso. C'è un accordo su questo - ha aggiunto - fino ad allora, la leadership di ciascuna delegazione si consulterà su tutte le posizioni negoziali nel rispettivo Paese".

Cosa ha detto il consigliere del presidente ucraino

"Oggi le delegazioni ucraina e russa hanno tenuto il primo round di colloqui, il cui obiettivo principale era discutere un cessate il fuoco e la fine dei combattimenti in tutto il territorio dell'Ucraina. Le parti hanno definito una serie di questioni prioritarie per le quali sono state definite determinate soluzioni", ha detto Mykhailo Podolyak. "Per garantire che queste decisioni possano essere attuate in qualche modo e che possano esserci alcune soluzioni logistiche, le parti stanno tornando nelle loro capitali per le consultazioni. Le parti hanno discusso della possibilità di tenere il secondo round di colloqui nel prossimo futuro", ha aggiunto.

Il ministro degli Esteri di Minsk

"Il fatto che, si spera, un incontro si terrà al confine bielorusso-polacco tra un paio di giorni parla da sé", ha detto Vladimir Makei, sottolineando come l'incontro di oggi "era necessario per portare avanti i contatti che potrebbero aiutarci a risolvere tutte le criticità che esistono ora".