Guerra in Ucraina, conflitto e negoziati: a che punto sono le parti

Intanto non si fermano le manifestazioni per la pace, migliaia di persone in corteo a Milano

La guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina non accenna a fermarsi e anche nella ventiquattresima giornata di scontri si sono registrate vittime, anche fra i civili.  A fermarsi in questa giornata è stata invece la diplomazia fra Russia e Ucraina, i cui rapporti sembrano vivere un momento di stallo. "E' giunto il momento di incontrarsi". In una giornata nella quale la diplomazia sembra quiescente, Volodymyr Zelensky ribadisce con chiarezza che servirebbe un suo incontro diretto con Vladimir Putin per sbloccare la situazione. Anche perché dai negoziati in Bielorussia tra le due delegazioni non arriva nulla di ufficiale. Ma Mosca sembra ondeggiare e a rubare la scena è stato il ministro degli Esteri Serghei Lavrovo: "Zelensky ha suggerito di tenere dei colloqui e il nostro presidente ha accettato, tuttavia c'è la sensazione costante che qualcuno - molto probabilmente gli Stati Uniti - stia tenendo la mano della delegazione ucraina, impedendole di accettare le richieste che consideriamo minime", ha sottolineato Lavrov, aggiungendo che comunque "il processo negoziale continua".

La guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina

Al di là delle ripetute accuse a Washington, il responsabile della politica estera russa, dopo aver garantito che le sanzioni non stanno danneggiando l'economia, ha assicurato che, "visto che l'occidente sta calpestando ogni pilastro del sistema internazionale", la Russia "sicuramente rafforzerà la cooperazione e i legami" con la Cina. Da parte ucraina, secondo le parole del capo negoziatore ucraino Podoliak, sembra esserci un filo d'ottimismo: i colloqui potrebbero durare settimane, premette Podoliak, anche se ci sono segnali che la posizione di Mosca sia diventata "più adeguata". "Ma non possiamo rinunciare a nessun territorio. Ciò che potrebbe accadere in pochi giorni - spiega - è un cessate il fuoco". Quindi tornerebbe in bilico il destino di Crimea e Donbass, territori che sembravano destinati ad entrare nelle "pertinenze" della Russia.

Quella del 19 marzo è stata anche una giornata di grandi manifestazioni e proteste a livello internazionale. Come i due cortei di Milano: quello organizzato da varie associazioni e dai centri sociali nel pomeriggio in centro. e quello "ufficiale" all'Arco della Pace.Sul campo di battaglia, gli schieramenti continuano a combattere senza esclusione di colpi. In particolare gli attacchi russi hanno utilizzato i missili ipersonici. La guerra in Ucraina si sta inasprendo giorno dopo giorno. Se da un lato gli ucraini "vantano" l'uccisione di oltre dieci generali russi, l'esercito russo comunica di aver già distrutto 201 droni e 1.443 tanks ucraini, oltrea ad altri veicoli militari.