Guerra in Ucraina, l'affondo di Biden. "E' genocidio". Zelensky: "Parole da vero leader"

Il presidente Usa: "Putin sta cercando di spazzare via anche l'idea di poter essere ucraini". Il leader di Kiev ringazia: "E ora dateci armi pesanti per resistere"

Il discorso di Joe Biden in cui parla di "genocidio" in Ucraina

Il discorso di Joe Biden in cui parla di "genocidio" in Ucraina

La guerra in Ucraina giunge al quarantanovesimo giorno senza che ancora si scorga una via di uscita imminente a un conflitto in cui le atrocità che vengono a galla dalle ex aree di occupazione russe, hanno indotto il presidente americano Joe Biden a parlare per la prima volta di "genocidio".

Si tratta di un termine che l'inquilino della Casa Bianca aveva finora tentato di evitare ma che adesso ha ritenuto opportuno utilizzare di fronte alle scene di devastazione che giungono dal Paese invaso. "Ho usato la parola genocidio - ha detto Biden nella notte italiana ai margini di una visita nell'Iowa - perché è diventato sempre più chiaro che Putin stia solo cercando di spazzare via anche l'idea di poter essere ucraini. Le prove di tutto questo stanno aumentando". Secondo il presidente americano la situazione "è diversa da come lo era la scorsa settimana", in quanto "più prove stanno venendo a galla" sulle "cose orribili che i russi hanno fatto in Ucraina". Secondo Biden, nei prossimi giorni "conosceremo sempre di più" dei crimini commessi dai russi.  Tornando al termine genocidio, il presidente ha affermato che "saranno gli avvocati a decidere, a livello internazionale" se ciò che è avvenuto in Ucraina "si possa o meno qualificare così, ma sicuramente a me sembra che sia così", ha concluso.

Le parole del presidente americano rappresentano un ulteriore salto di tono nelle accuse al Cremlino, che Biden aveva additato parlando finora di "crimini di guerra". Il discorso di Biden ha raccolto il plauso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale già la scorsa settimana aveva iniziato ad accusare la Russia di aver messo in atto una politica di genocidio all'interno del paese aggredito."Vere parole di un vero leader - ha scritto Zelensky su Twitter - chiamare le cose con il loro nome è essenziale per resistere al male. Siamo grati per l'assistenza degli Stati Uniti fornita finora e abbiamo urgente bisogno di armi più pesanti per prevenire ulteriori atrocità russe".

Critica invece la Cina che si è espressa oggi per bocca di Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri. "Pechino ha sempre sostenuto che la massima priorità per tutte le parti interessate sia di mantenere calma e moderazione, cessare il fuoco e fermare la guerra quanto prima, evitando una crisi umanitaria su larga scala - ha detto rispondendo a una domanda nel corso del consueto briefing con la stampa - qualsiasi sforzo della comunità internazionale dovrebbe raffreddare la tensione, non alimentarla, e si dovrebbe spingere per una soluzione diplomatica, non aggravare ulteriormente gli scenari".