La Gran Bretagna chiude le frontiere: multe di 5.000 sterline a chi va all'estero

Il divieto di partire senza giustificato motivo diventa legge. Il governo Johnson vuole evitare di compromettere la campagna vaccinale. La prima data a partire da cui i britannici possono lasciare il paese è il 17 maggio

Aeroporto di Heathrow

Aeroporto di Heathrow

Londra, 23 marzo - Multe salate per i cittadini britannici che lasceranno il paese senza avere ragioni valide e debitamente giustificate. La Gran Bretagna si blinda contro il rischio di importare nuovi casi che possano compromettere la campagna vaccinale e lo fa con una legge che di fatto ratifica il divieto già imposto in questi mesi. Il nuovo giro di vite è stato inserito nel testo legislativo di proroga dei poteri d'emergenza legati alla pandemia sottoposto ieri al Parlamento dal governo di Boris Johnson, come sottolinea oggi la stampa del Regno Unito nell'anniversario del primo lockdown nazionale imposto sull'isola esattamente il 23 marzo 2020. 

La norma prevede una stangata di 5.000 sterline per chiunque cerchi di lasciare il Regno Unito verso una qualsiasi destinazione estera in assenza di "giustificato motivo". E s'inserisce nella più generale stretta ai confini (che comprende anche la quarantena cautelare obbligatoria in hotel sorvegliati per chiunque rientri oltre Manica da una trentina di Paesi più a rischio) introdotta dal governo Tory per cercare di limitare il rischio d'importazione o di re-importazione delle più temute varianti del coronavirus, dopo essere riuscito faticosamente a riportare ai minimi il numero di decessi legati alla variante inglese. Ieri la Gran Bretagna ha registrato 17 decessi e 5.342 nuovi casi in 24 ore, il minimo da 6 mesi. Negli ultimi 7 giorni i decessi sono scesi del 42% rispetto alla settimana precedente, mentre i contagi hanno segnato una flessione del 4,7%. In Gran Bretagna 28 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose del vaccino contro il Covid-19 e 2,3 milioni di persone hanno ricevuto anche la seconda. Un'accelerazione dettata anche dalla previsione dell'imminente arrivo di una terza ondata dall'Europa continentale.

Il premier Johnson e i ministri dell'Interno e della Sanità, Priti Patel e Matt Hanckock, avevano del resto già indicato più volte come "illegali i viaggi non giustificati da esigenze gravi da e per il Regno" sin dall'inizio del terzo lockdown. La norma dovrebbe entrare in vigore a partire dalla prossima settimana e sarà posta al voto del parlamento nella giornata di giovedì. Al momento la prima data a partire dalla quale i cittadini britannici potranno andare all'estero per una vacanza è il 17 di maggio.