Giordania, golpe sventato. Il fratellastro del re: "Sono ai domiciliari"

Arrestate una ventina di persone tra cui il principe Hamzah bin Hussein per "ragioni di sicurezza"

Yousef Huneiti

Yousef Huneiti

Sventata una congiura di palazzo in Giordania contro re Abdullah II, arrestate una ventina di persone. Tra i fermati anche Hamzah bin Hussein, ex principe ereditario e fratellastro del re di Giordania che si trova agli arresti domiciliari ma rifiuta le accuse.

In un video diffuso dalla Bbc, lo stesso Hamzah racconta di aver "ricevuto questa mattina una visita del capo di stato maggiore delle forze armate giordane che mi ha informato che non mi era permesso uscire, comunicare con persone o incontrare persone". Hamzah avrebbe preso parte ad alcuni eventi in cui erano state mosse "critiche al governo o al re", anche se non è stato accusato di aver fatto lui stesso le critiche. "Non sono la persona responsabile del crollo della governance, della corruzione e dell'incompetenza che è stata prevalente nella nostra struttura di governo negli ultimi 15-20 anni e non sono responsabile della mancanza di fiducia che le persone hanno nelle loro istituzioni", si difende nel video pubblicato dalla Bbc.

Nel video registrato il principe Hamzah dice: "Ho avuto questa mattina una visita del capo di stato maggiore delle forze armate giordane che mi ha informato che non mi era permesso uscire, comunicare o incontrare persone perché durante incontri a cui avevo partecipato - o sui social o durante visite da me compiute - erano state espresse critiche al governo o al re ". Il fratellastro di re Abdallah precisa di non essere stato accusato di aver fatto lui stesso critiche, tuttavia afferma: "Non sono responsabile del crollo della governance, della corruzione e dell'incompetenza che è stata prevalente nella nostra struttura di governo negli ultimi 15-20 anni e che ora sta peggiorando. E non sono responsabile neanche della mancanza di fiducia che le persone hanno nelle istituzioni. Si è raggiunto un punto in cui nessuno è in grado di parlare o esprimere opinioni su qualsiasi cosa senza essere vittima di bullismo, arrestato, molestato e minacciato".

Amman ha negato ufficialmente che tra gli arrestati ci fosse anche il principe Hamzah, pur confermandone il coinvolgimento. Il capo di stato maggiore giordano, generale Yousef al Huneiti, ha fatto sapere che ad Hamzah stato intimato di astenersi da spostamenti e da altre attività che potrebbero essere sfruttate per destabilizzare il regno hashemita.