Gerusalemme, due esplosioni alle fermate degli autobus: morto un 16enne, 30 feriti

Secondo le indagini della, la pista del terrorismo non è stata esclusa: potrebbe trattarsi di un "attacco coordinato"

Gerusalemme, 23 novembre 2022 - Sono due le esplosioni che hanno scosso Gerusalemme, questa mattina: una persona è morta e altre 30 sono rimaste ferite. La vittima è uno studente canadese di 16 anni. Un altro ferito versa in condizioni "critiche". Le forze di polizia israeliana, che parlano di possibili attacchi palestinesi, hanno avviato indagini e la pista del terrorismo non è stata ancora esclusa. 

Due esplosioni

Le esplosioni sono avvenute questa mattina presso due fermate degli autobus all'ingresso della città.  La prima deflagrazione è avvenuta poco dopo le 7, vicino all'ingresso occidentale di Givat Shaul, dove di solito si accalcano molti pendolari. Diverse persone sono rimaste ferite, alcune delle quali in modo grave. Uno dei feriti è successivamente deceduto in ospedale. La seconda esplosione è avvenuta dopo le 7.30 all'ingresso di Ramot, un quartiere a Nord della città. Qu sono rimaste ferire tre persone. 

La vittima

La vittima aveva 16 anni e si chiamava Aryeh Shtsupak. Secondo Kan, il giovane aveva la cittadinanza canadese. Shtsupak risiedeva in un quartiere abitato a maggioranza da ebrei ortodossi e frequentava una yeshiva, scuola religiosa dove si studiano principalmente la Torah e il Talmud. Tra i feriti figura Naomi Pilichowski, figlia dell'editorialista del Jerusalem Post, Uri Pilichowski. 

Ordigni esplosi a distanza

La polizia israeliana sospetta che le due esplosioni siano state causate da ordigni esplosivi quasi identici lasciati in dei sacchi e fatti esplodere a distanza. I dispositivi erano pieni di chiodi per massimizzare le vittime, riferisce l'emittente pubblica Kan, citando funzionari di polizia.

"Attacco coordinato"

Secondo quanto riferiscono i media israeliani, le cause al momento non sono ancora note. Le forze di polizia israeliana hanno avviato indagini e finora la pista del terrorismo non è stata ancora esclusa. Si pensa possa trattarsi di un "attacco coordinato".

Elevata allerta in Israele

In seguito ai due attentati a Gerusalemme la polizia ha elevato lo stato di allerta in tutto Israele. Lo riferiscono i media locali mentre la polizia è impegnata in una caccia serrata agli attentatori. "Finora non abbiamo compiuto arresti, ma stiamo compiendo numerosi controlli" ha detto alla radio pubblica un ufficiale della polizia di Gerusalemme secondo cui gli attentati odierni sono stati complessi e sofisticati."«Da molti anni non vedevamo ordigni del genere", ha pecisato. Essi includevano oltre ad una quantità notevole di esplosivo anche chiodi, viti e biglie per accrescere l'impatto. Sono stati attivati a distanza, mediante telefoni cellulari, secondo i media. Alla luce di questi sviluppi la polizia non esclude che nello stesso modo altri ordigni possano essere stati realizzati e nascosti in città. Alla popolazione è stato richiesto di mantenere la massima vigilanza. 

Il commento del sindaco Lion

Il sindaco di Gerusalemme Moshe Lion, commentando la notizia, ha affermato che "non permetteremo che essi interrompano il nostro modo di vivere. E' necessario investire miliardi di shekel", ha aggiunto, per migliorare le condizioni dei residenti di Gerusalemme Est, oltre a combattere il terrorismo.

La reazione della Jihad islamica

Le esplosioni sono state definite "operazioni eroiche", lanciate per ricordare agli israeliani che i luoghi santi islamici rappresentano "una linea rossa" che non deve essere oltrepassata. Lo ha affermato Daoud Shehab, un dirigente della Jihad islamica, citato dalla radio pubblica israeliana Kan. Shehab ha diretto in particolare il proprio avvertimento a due dirigenti dell'estrema destra israeliana, Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, accusandoli di aver "fatto irruzione" nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme. 

Solidarietà a Israele

"Apprensione per le esplosioni avvenute nel quartiere Ramot di Gerusalemme. Totale solidarietà e vicinanza a Israele e al suo popolo. Seguiamo gli sviluppi delle indagini, ribadendo ferma condanna del terrorismo". E' quanto hanno dichiarato i deputati della Lega Paolo Formentini e Simone Billi, vicepresidente e capogruppo in commissione Affari esteri della Camera. "Esaltato dall'ideologia dello Stato Islamico e infervorato dalla propaganda di Hamas, il sistema del terrore continua a mietere vittime innocenti nello Stato ebraico, con lo scopo di seminare paura e odio, solo per ricerca di visibilità, su uno sfondo fatto esclusivamente di aggressività, violenza e morte", ha commentato il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli. E ha aggiunto: Solidarietà al popolo e al governo di Israele per il duplice attacco subito stamattina a Gerusalemme. Una vergognosa escalation terroristica che sembra non volersi arrestare". Su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto: "L'Italia condanna con fermezza i vili attacchi terroristici a Gerusalemme. La violenza contro i civili è un atto criminale. Esprimo solidarietà al governo dello Stato d'Israele ed alle famiglie delle vittime".