Gran Bretagna, record di contagi e decessi. E ora si teme per l'autunno

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 48.553 casi e 63 decessi, il numero di morti più alto dallo scorso 9 aprile. E si teme l'effetto Europei

L'allentamento delle misure restrittive inglesi è stato un fallimento

L'allentamento delle misure restrittive inglesi è stato un fallimento

Londra - Continuano ad aumentare i contagi di covid in Gran Bretagna, dove cresce anche il numero dei decessi. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 48.553 casi e 63 decessi, il numero di morti più alto dallo scorso 9 aprile. Ieri erano stati rispettivamente 42.302 e 49. Il bilancio delle vittime del virus nel Regno Unito è di 128.593. In Gran Bretagna è alto anche per le possibili conseguenze di una combinazione dei virus stagionali, come l’influenza, il virus respiratorio sinciziale e il Sars-Cov-2, combinazione esplosiva che rischia, il prossimo inverno, di mettere in ginocchio il National Health Service (Nhs) e provocare dai 15mila ai 60mila decessi.

Lo scorso inverno, le restrizioni per il covid, che verranno del tutto sollevate nei prossimi giorni, hanno bloccato la diffusione dell’influenza che inevitabilmente tornerà il prossimo inverno. A questo, si sommano i ricoveri pregressi accumulati con l’emergenza covid, con oltre 5 milioni di persone attualmente in lista d’attesa di un intervento in Inghilterra. L’incubo inglese potrebbe arrivare anche da noi: “I casi Covid stanno risalendo velocemente, addirittura nell’ultima settimana si registra un +75%. Siamo nel pieno di una crescita esponenziale, con un tempo di raddoppio di 7 giorni. E’ molto probabile che in poche settimane raggiungeremo lo stesso numero di casi del Regno Unito”.

A dirlo è Giorgio Sestili, fisico ideatore della pagina Facebook “Coronavirus - Dati e analisi scientifiche“, sul web con un proprio sito www.giorgiosestili.it. “E’ chiaro che il Green pass e l’obbigo vaccinale per alcune categorie sono opzioni da mettere subito in campo”, suggerisce il fisico. Al momento il governo Draghi non ipotizza però alcuna revisione delle misure di quarantena in atto per chi rientra dal Regno Unito. “Sulla base dei dati e delle evidenze scientifiche allo stato disponibili, le modifiche di misure transfrontaliere restrittive in atto sarà valutata attentamente dal punto di vista tecnico-scientifico, tenendo conto dell’evolversi dello scenario nazionale e internazionale e in ogni caso nel rispetto del principio di massima precauzione”. 

Rispondendo alle interrogazioni a risposta immediata in Commissione Affari sociali alla Camera, Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, precisa infatti: “L’Agenzia del Dipartimento della Salute e Sicurezza sociale del Regno Unito, negli ultimi dati aggiornati al 13 luglio, delinea un aumento dei casi positivi del 26,6% negli ultimi 7 giorni, un incremento dei pazienti positivi ricoverati pari al 53% e anche un aumento dei decessi dei pazienti - ha illustrato Costa - Inoltre, una ricerca effettuata dalla stessa Agenzia evidenzia come la variante Delta sia associata a un rischio del 60% più alto di contagiosità rispetto alla variante Alpha”.