Festa di metà autunno in Cina: quando, cos'è, leggende, tradizioni e torte di luna

Una festività che ha origini antichissime. Il suo fascino sta conquistando anche noi, in Italia: ecco qualche curiosità

Festa di metà autunno in Cina

Festa di metà autunno in Cina

Milano, 4 settembre 2022 - E' questione di giorni. La Cina e la comunità cinese in Italia (compresa quella di Milano) si sta preparando per la festa di metà autunno, conosciuta anche con i nomi di Festa della LunaFesta delle Torte Lunari o Festa Zhongqiu. Si tratta di una festività celebrata dai popoli cinese e vietnamita secondo il calendario lunare. E' una delle festività più importanti del calendario cinese, subito dopo la Festa di Primavera (o capodanno cinese) ed il solstizio d'inverno. Quando cade quest'anno? Quali sono i riti e le tradizioni da rispettare? Ecco qualche curiosità.

Cos'è

La Festa di Metà Autunno è una festività tipica di molti paesi dell'Asia Orientale come Filippine, Singapore, Vietnam e Giappone. È anche chiamata Festa della Luna perché, secondo le credenze popolari, è il giorno dell'anno in cui la Luna piena appare più grande e luminosa nel cielo. Nel 2006 il governo della Repubblica Popolare Cinese ha nominato la Festa "eredità culturale intangibile", mentre nel 2008 è stata resa festa nazionale cinese. È anche festa nazionale della Repubblica cinese.

Quando si celebra

 La Festa viene celebrata il quindicesimo giorno dell'ottavo mese del calendario cinese, che secondo il calendario gregoriano cade tra la seconda metà di settembre ed i primi giorni di ottobre, in un periodo piuttosto vicino all'equinozio d'autunno. Quest'anno cade il 10 settembre. I giorni di vacanza sono tre: 10, 11 e 12 settembre. 

La nascita della festa

L’origine di questa festa viene fatta risalire alla dinastia Shang (1600 – 1100 a.C.). Si dice che a quei tempi gli imperatori e la popolazione venerassero e facessero offerte a divinità montane e alla luna piena d’autunno, ringraziando per i buoni raccolti e pregando per un futuro radioso. Solo successivamente, durante la dinastia Tang, la festa divenne più popolare. Sulla scia degli imperatori, anche gli ufficiali e i ricchi mercanti cominciarono ad organizzare delle feste nelle loro corti, durante le quali bevevano in onore della luna tra danze e musiche. I cittadini meno abbienti invece pregavano la luna per ricevere un raccolto abbondante nell’anno successivo. Nella fase più tarda della dinastia Tang, questa usanza si diffuse anche tra la popolazione, anche se ogni famiglia sceglieva come e quando celebrare la luna. Fu durante la dinastia dei Song Settentrionali (960–1279 d.C.) che venne infine stabilita come data ufficiale per le celebrazioni il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare, che è il primo giorno di luna piena successivo all'equinozio autunnale. La prima descrizione della Festa pervenutaci è contenuta nei Riti di Zhou, una raccolta di rituali databile alla dinastia Zhou occidentale, scritta circa 3.000 anni fa. 

Luna
Luna

Le leggende

CHANG'E E HOU YI - La celebrazione della festa di metà autunno in Cina è strettamente associata alla leggenda di Houyi e Chang'e, essendo quest'ultima la dea lunare dell'immortalità. Si racconta che Houyi era un essere immortale, mentre Chang'e era una bellissima fanciulla che lavorava al palazzo dell'Imperatore di Giada come ancella della moglie dell'imperatore, la Regina Madre dell'Ovest. Quando i due si innamorano, Houyi si attirò le gelosie degli altri immortali, che lo calunniarono di fronte all'Imperatore di Giada. Houyi e Chang'e vennero quindi banditi dal regno del cielo e costretti a vivere come mortali sulla Terra. Per sopravvivere, Houyi dovette iniziare a cacciare e divenne un provetto arciere. In quell'epoca esistevano dieci soli, che avevano la forma di uccelli a tre gambe e vivevano su un albero di gelso nel mare orientale. Ogni giorno uno degli uccelli doveva viaggiare intorno al mondo su carro condotto da Xihe, la divinità "madre" dei soli. Un giorno, tuttavia, tutti e dieci i soli decisero di viaggiare insieme, di conseguenza la terra iniziò a bruciare. L'imperatore Yao, all'epoca imperatore della Cina, comandò a Houyi di usare le sue abilità nel tiro con l'arco per uccidere tutti i soli tranne uno. Avendo completato con successo la missione, Houyi venne ricompensato dall'imperatore con una pillola che garantiva l'immortalità.

L'imperatore avvisò Houyi di non consumare la pillola immediatamente, ma di prepararsi pregando e digiunando per un anno. Houyi riportò quindi la pillola a casa e la nascose sotto un'asse di legno. In assenza del marito, Chang'e notò una strana luce bianca emanare da sotto uno degli assi di legno, e scoprì quindi la pillola. Inghiottendola, si rese presto conto di poter volare. Quando Houyi tornò a casa e si rese conto di ciò che Chang'e aveva fatto, iniziò a sgridarla e lei scappò in cielo volando via dalla finestra. Houyi riuscì a seguirla fino a metà strada, ma fu costretto a tornare sulla Terra a causa dei venti troppo forti. Chang'e infine raggiunse la luna, dove tossì via una parte della pillola non riuscendo più a volare. Chiese quindi al coniglio bianco che viveva sulla luna (il Coniglio di Giada) - colui che preparava le erbe medicinali per gli dèi - di prepararle un'altra pillola per poter tornare da suo marito sulla terra.  Non ci riuscì mai e per questo Hou Yi andò a vivere sul sole, così da essere più vicino a Chang’ E. Una volta l’anno, per congiunzioni astrali tra luna e sole, si racconta che i due possano incontrarsi: ecco perché la luna sembra brillare di più durante la Festa di metà autunno. 

IL CONIGLIO DI GIADA - La storia narra anche che un tempo solo tre animali abitavano la foresta: una volpe, un coniglio e una scimmia. Un giorno tre dèi si travestirono da uomini vecchi, poveri ed affamati e si inoltrarono nella foresta in cerca di cibo. Una volta incontrati gli animali chiesero loro qualcosa da mangiare, che non esitarono ad aiutarli. La volpe e la scimmia tornarono con frutta e bacche, mentre il coniglio non riuscì a trovare nulla e si ripresentò solo una manciata d’erba. Davanti ai tre mendicanti il coniglio si sentì in difetto, chiese perdono a gran voce e si offrì a loro. Senza che questi avessero il tempo di replicare il coniglio si lanciò nel fuoco. I tre dèi rimasero colpiti dalla sua generosità: pur di dar loro qualcosa da mangiare aveva sacrificato la propria vita. Commossi dal gesto, decisero di trasformarlo in un Coniglio di Giada e lo mandarono sulla luna come un dio immortaleLa tradizione vuole che la notte della Festa di metà utunno guardando attentamente la luna si possa ancora vedere la sagoma del coniglio che splende in cielo.​

Riti e tradizioni

La Festa di Metà Autunno, come ogni festa tradizionale cinese, è un giorno da passare in famiglia, riunendosi all’aperto per contemplare la luna e ammirarne lo splendore.

Si usa portare lanterne accese, accendere lanterne su alte torri oppure farle volare.

Nel sud della Cina, soprattutto nelle zone di Canton, Hong Kong ecc, si usa appendere delle lanterne su dei pali di bambù, per poi posizionare questi ultimi su un punto elevato come tetti delle case, terrazzi o alberi.

Si brucia dell'incenso in onore di divinità quali Chang'e, la dea della luna.

Si collezionano petali di tarassaco per poi distribuirli equamente tra i membri della famiglia.

In passato, la sera della festa, venivano fatte offerte alla luna su un altare decorato con dipinti a lei dedicati. La cerimonia era tradizionalmente eseguita da donne, visto che la luna è associata al principio femminile. Frutta, dolci della luna e tazze di liquore di osmanto venivano collocati sull’altare, accanto all’incenso. Ad una ad una le donne della famiglia si inchinavano fino a toccare terra con la fronte e poi, al termine della cerimonia, bruciavano i dipinti che decoravano l’altare.

In alcune parti della Cina, si tengono delle danze per aiutare i giovani a trovarsi un partner. "Una alla volta, le giovani donne vengono spinte a lanciare tra la folla i propri fazzoletti. Il giovane che raccoglierà il fazzoletto di una ragazza e glielo renderà avrà una chance di iniziare una storia d'amore".

Le offerte alla Luna

In alcune parti della Cina, la sera della festa, venivano fatte offerte alla luna su un altare decorato con dipinti a lei dedicati. La cerimonia era tradizionalmente eseguita da donne, visto che la luna è associata al principio femminile. Frutta, dolci della luna e tazze di vino venivano collocati sull’altare, accanto all’incenso. Una dopo l’altra le donne della famiglia si inchinavano fino a toccare terra con la fronte e poi, al termine della cerimonia, bruciavano i dipinti che decoravano l’altare.

L'icona tradizionale

L'icona tradizionale è il "coniglio lunare". Si tratta di una figura mitica che vive sulla Luna, basata su interpretazioni che identificano il segni scuri sul vicino al lato della luna come un coniglio o lepre.

Torte della Luna o Moon cake

Il cibo simbolo della Festa della Luna sono le Torte della Luna (Moon cake), in cinese yue bing, dolci caratterizzati dai ripieni più svariati, dolci e salati, come fagioli rossi o verdi, frutta secca, carne e uova. Tipicamente hanno una forma rotonda, che simboleggia la luna e l’unità della famiglia, anche se negli ultimi anni stanno prendendo piede anche di forma rettangolare.  Le loro superfici decorate, realizzate con stampi intagliati, spesso riportano frasi propiziatorie o, soprattutto nei tempi più recenti, il nome della pasticceria che li ha prodotti. La tradizione cinese vuole che queste torte siano consumate  insieme alle persone care, a cui è abitudine regalarle in eleganti confezioni, generalmente di colore rosso, per augurare lunga vita, felicità e fortuna Cominciarono a diffondersi durante la dinastia Yuan (1279-1368) e pare che i rivoluzionari cinesi, impegnati ad organizzare una rivolta contro i mongoli, le abbiano utilizzate per nascondervi bigliettini e poter così comunicare tra loro. Oltre ai tipici dolci della luna, è abitudine consumare diversi tipi di frutta. Melograni, mele, pere, uva e giuggiole riempiono le tavolate delle famiglie riunite.

Le tortine lunari nella Chinatown di Milano
Le tortine lunari nella Chinatown di Milano

In Italia, a Milano

Anche in Italia ci si è lasciati conquistare dal fascino di questa ricorrenza e negli ultimi anni è sempre più possibile trovare le tipiche torte lunari, o Moon cakes. Nella Chinatown milanese, in zona Paolo Sarpi, è possibile gustare queste tipicità nei bar o nelle pasticcerie. Ma anche acquistarle nei negozi e nei supermarket. Un modo per entrare di più in una cultura diversa dalla nostra e conoscerne le tradizioni. In Cina è un’occasione importantissima per riunirsi alla propria famiglia, seconda solo a quella del Capodanno Cinese. Perchè non farlo anche qui? La luna piena è il simbolo della riunione familiare: si dice che osservare la luna quando si è lontani da casa riporti alla mente la gioia di stare in famiglia e la nostalgia verso la terra natale.