Ucraina, il Cremlino plaude alle proposte di pace di Elon Musk. Zelensky: "Si vergogni"

La replica dell'imprenditore: "Voglio evitare l'escalation nucleare". E i russi costruiscono il confine di Stato vicino a Zaporizhzhia

Elon Musk, il controverso proprietario di Tesla

Elon Musk, il controverso proprietario di Tesla

Mosca - Il Cremlino plaude alle proposte per la pace in Ucraina avanzate ieri su Twitter da Elon Musk, ma criticate duramente da Kiev per le posizioni filo-russe. «Il fatto stesso che ci siano persone che riflettono e cercano di pensare in maniera logica a cosa dovrebbe essere fatto per portare la situazione in Ucraina verso binari pacifici è abbastanza positivo», ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass. 

Ma «le riflessioni di tutti coloro che sono abbastanza saggi da pensare» a una soluzione «vanno contro le decisioni come quella presa oggi dal presidente ucraino Zelensky» che impedisce di tenere colloqui con Vladimir Putin, ha aggiunto. Rispondendo a una domanda dell’agenzia russa sulla proposta di Musk di rifare i referendum per l’annessione delle regioni ucraine con osservatori dell’Onu, Peskov ha dichiarato che questo è impossibile perché «i residenti hanno già espresso la loro opinione e non ce ne può essere un altro».

Dall’Europa erano però arrivate dure critiche a Muak: «Non si tratta di scienza missilistica: La Russia ha invaso l’Ucraina! Non c’è Ucraina senza Crimea come non c’è Tesla senza batterie. Invece di fare sondaggi su Twitter, dovremmo tutti concentrarci sull’aiutare l’Ucraina a vincere questa guerra», aveva scritto in un tweet il commissario Ue all’Ambiente, il lituano Virginijus Sinkevicius, replicando a Elon Musk dopo che l’imprenditore di origine sudafricane ha pubblicato su Twitter un sondaggio sulle possibili condizioni di pace in Ucraina. E, tra queste, ha inserito la cessione della Crimea ai russi.

Elon Musk aveva proposto un piano di pace per l’Ucraina che aveva mandato Kiev su tutte le furie. La proposta del numero 1 di SpaceX e Tesla - che ipotizzava la Crimea russa e un nuovo referendum nel Donbass sotto la supervisione dell’Onu - ha provocato la reazione su Twitter del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Quale Elon Musk preferite? Quello che sostiene l’Ucraina o quello che sostiene la Russia?”, ha chiesto il presidente, proponendo un sondaggio che ha ottenuto quasi 2 milioni di voti, con una netta maggioranza a favore della prima opzione. 

“Sono assolutamente a favore dell’Ucraina, ma sono convinto che una drammatica escalation della guerra provocherà enormi danni all’Ucraina e al resto del mondo”, ha replicato Musk, ricordando di aver messo a disposizione di Kiev la rete satellitare Starlink. “I costi sostenuti da SpaceX per rendere funzionante e sostenere Starlink in Ucraina si aggirano finora sugli 80 milioni di dollari. Il nostro impegno per la Russia ammonta a zero dollari. Ovviamente, siamo a favore dell’Ucraina - ha aggiunto Musk - ma cercare di riprendere la Crimea causerà un enorme numero di morti, il tentativo probabilmente fallirà e ci sarà il rischio di una guerra nucleare. Tutto questo sarebbe terribile per l’Ucraina e il mondo”. 

Toni ancora più aspri nei confronti del magnate sono stati usati da altri esponenti ucraini. Musk “sta cercando di legittimare i referendum farsa che sono andati in scena tra persecuzioni, esecuzioni di massa e tortura? Brutta strada - è stato il duro commento di Mikhailo Podolyak, consigliere di Zelensky - Le centinaia di migliaia di persone morte a Mariupol voteranno? Quelli finiti nei campi di concentramento? Elon Musk, lei crea razzi e sogna di colonizzare Marte. La Russia crea forni crematori mobili e sogna che l’Ucraina come nazione sparisca. Non è una questione di voto”.

 “Coloro che propongono all’Ucraina di rinunciare alla sua gente e alla sua terra - presumibilmente per non ferire l’ego ferito di Putin o per salvare l’Ucraina dalla sofferenza - devono smettere di usare la parola ‘pace’ come un eufemismo per ‘lasciare che i russi uccidano e stuprino migliaia di altri ucraini innocenti, e prendano altra terra’ ‘’, ha dichiarato invece il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba.

Intanto da oggi le truppe russe stanno costruendo un «confine di Stato» a Vasylivka, nella regione di Zaporizhzhia, l’unico insediamento attraverso il quale è possibile lasciare i territori occupati. Lo rende noto Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione militare regionale, citato da Ukrinform. «A Vasylivka stanno cercando di creare un confine di Stato, come credono, con tutte le regole di attraversamento che hanno inventato. Agli uomini in età di leva non è permesso attraversarlo. Il transito dal territorio occupato è stato bloccato da entrambe le parti. 

Gli occupanti cercano di costruire un ‘confinè come hanno fatto in Crimea e nel Donbass», ha riferito Starukh. E ha aggiunto che nell’ultimo giorno solo 43 persone sono riuscite a lasciare i territori temporaneamente conquistati dall’ Ucraina attraverso Vasylivka, mentre la scorsa settimana erano state 1.500-2.000 persone al giorno. Intanto continuano i bombardamenti russi sulle infrastrutture civili nella regione di Zaporizhzhia: solo ieri sono stati lanciati 114 colpi, 90 dei quali hanno preso di mira obiettivi civili situati in 23 insediamenti.