Elezioni Germania, la Spd vince per un soffio. E adesso si apre la partita delle alleanze

Il candidato dei socialdemocratici Olaf Scholz parla di "mandato molto chiaro". Ma a distanziare il suo partito dal Cdu ci sono solo 1,6 punti percentuali

Olaf Scholz

Olaf Scholz

Berlino - Alla fine anche i risultati definitivi delle elezioni nazionali in Germania sanciscono la sconfitta del blocco di centrodestra dell'Unione della cancelliera uscente Angela Merkel: i funzionari elettorali hanno reso noto che il conteggio di tutte le 299 circoscrizioni ha evidenziato che i socialdemocratici hanno ricevuto il 25,7% dei voti, contro il 24,1% del blocco dell'Unione. Nessun partito vincente in un'elezione nazionale tedesca aveva mai preso meno del 31% dei voti.

I risultati ufficiali

Per il CDU-CSU è il peggior risultato della sua storia. I Verdi hanno ottenuto il 14,8% e i liberali del PLR l'11,5%. Per il partito cristiano-democratico di Angela Merkel, che governa ininterrottamente il Paese da 16 anni, si tratta di una "amara sconfitta", riconosciuta dal suo segretario generale Paul Ziemiak. La CDU perde circa otto-nove punti rispetto al sondaggio del 2017, ma non rinuncia alla sua ambizione di formare una coalizione. La Cdu ha ricevuto in tal senso un "mandato chiaro" dagli elettori, ha affermato il suo candidato presidente Armin Laschet, che ha aggiunto: "Vogliamo guidare il governo".  

Dall'altro lato ci sono i vincitori per un soffio. Per il candidato dei socialdemocratici Olaf Scholz, vice cancelliere uscente e ministro delle Finanze che ha tirato fuori il suo partito da una crisi lunga anni, il risultato è "un mandato molto chiaro". Si preannuncia un periodo di instabilità politica: per la prima volta nella storia recente della Repubblica federale, i circa 60 milioni di elettori tedeschi chiamati ieri alle urne non hanno scoperto in televisione, leggendo i dati, l'identità del loro futuro cancelliere.

Il nuovo Bundestag 

Il nuovo Bundestag avrà un numero record di deputati. Secondo il risultato provvisorio delle elezioni annunciato dal Bundeswahlleiter la Camera bassa del Parlamento avrà 735 membri dagli attuali 709. Si tratta del Bundestag più numeroso della storia. I Socialdemocratici hanno ottenuto 206 seggi, la Cdu-Csu 196. I Verdi 118 seggi, mentre i Liberaldemocratici ne hanno vinti 92. L'estrema destra di AfD 83 seggi. La sinistra Linke avrà 39 rappresentanti anche se non ha superato lo sbarramento del 5%. 

Il sistema elettorale 

La Germania del dopoguerra ha disegnato un sistema elettorale fortemente parlamentare e proporzionale: ognuna delle 299 circoscrizioni elegge un deputato con metodo uninominale e altri 299 deputati vengono proporzionalmente scelti in base alle preferenze raccolte da ogni lista. Raramente, però, il Bundestag ha solo 498 deputati: se un partito, infatti, ottiene un numero di eletti superiore alla proporzione registrata a livello nazionale, mantiene questi deputati "extra", ma il sistema elettorale riequilibra la sproporzione assegnando un congruo numero di eletti alle altre liste, in modo che alla fine la composizione della Camera rifletta fedelmente le percentuali di preferenza del corpo elettorale. Ora, a livello di collegi uninominali i grandi partiti tendono a riscuotere un successo superiore alle preferenze su base nazionale, ragione per cui il numero di seggi extra attribuiti su base proporzionale agli altri partiti è rilevante. 

Il caso della circoscrizione 15

Simbolo del risultato negativo dell'Unione dei cristiano democratici tedeschi della cancelliera Angela Merkel è il risultato della circoscrizione che per otto volte ha eletto proprio Merkel dal 1990 in poi. La circoscrizione 15 del Bundestag è andata al Spd. Il successore della Merkel come membro del collegio elettorale è Anna Kassautzki.